Tutti invocavano i tre punti. E si cercavano segnali di ritrovata serenità e di mentalità vincente. E così è stata servita la sintesi: un pareggio che vale come una vittoria. Per come si è concretizzato. Per quanto i ragazzi ci hanno creduto. In campo uomini prima che calciatori. Le certezze di Mandorlini non hanno tradito. Nessun ammutinamento, tutti ad ubbidire al sergente di Ravenna, mai come stavolta con i bulloni della panchina allentati. I ritrovati Jankovic, Gomez e Ionita e gli inossidabili Toni, Tachtsidis, Moras e Hallfredsson lo hanno difeso, si sono stretti attorno al tecnico e sono usciti dal campo con l’onore delle armi. Con un solo punto, d’accordo, ma dopo una prova di grande maturità e carattere: così come richiede il 4 3 3 di Mandorlini, gli esterni aiutavano i terzini e gli interni si buttavano all’arrembaggio, provando a scardinare la retroguardia giallorossa. Eccellente Verona, bravi ragazzi. Il pari con la Roma è un ottimo punto di partenza in vista del delicatissimo prossimo match con il Cagliari. Tre punti con gli isolani significherebbero tantissimo in chiave salvezza. Parafrasando un coro della Curva, “una vittoria basterà”…soprattutto dopo che l’Inter ha fermato i rossoblu’, ora a – 5 dal Verona. Teniamo alta la concentrazione e miriamo solo il match di Cagliari: potrebbe determinare la Salvezza. Uniti e compatti si arriva al traguardo. Forza ale’ Verona!
Michele Coratto