Le dichiarazioni del portiere gialloblù, Rafael, premiato come sportivo dell’anno e rilasciate al Museo Nicolis durante la consegna del trofeo.
FELICE DEL PREMIO
“Sono felice di ricevere questo premio, conquistato indossando la maglia del Verona. Dopo 7 anni sono riuscito ad arrivare in Serie A, e questo è importante per me. A chi darei io il premio? E’ diffiicile parlare dei singoli. Voglio condividere il riconoscimento con tutti i miei compagni, perché i risultati che stiamo raccogliendo sono frutto di un lavoro che viene da lontano. Tutto il gruppo si merita il riconoscimento, voglio dividerlo con chiunque, compresi staff e società, è il minimo che posso fare. Solo con il loro aiuto sono riuscito a migliorare e a essere qui. Quale sportivo ammiro? Ce ne sono tanti che cercano di migliorarsi, e questa città ti permette di fare sport a livello importante. Tutti quelli che sono stati premiati hanno portato in alto il sano spirito di competizione e di vittoria”.
LAVORO AL MASSIMO PER MIGLIORARE
“Il mio segreto? La cosa principale è il lavoro e cercare di migliorarsi allenamento dopo allenamento. Io ho sempre creduto nel progetto, nelle persone che c’erano prima e in Setti, Gardini e Sogliano. Sono felice di averlo fatto. Non è mai facile vincere, e noi siamo riusciti a farlo in Serie B e quest’anno stiamo facendo bene. Un consiglio ai tanti ragazzi presenti? Impegnarsi e credere in se stessi. Si può sempre arrivare al grande salto se si ha fiducia e si cerca di migliorare ascoltando i vari consigli”.
CHE EMOZIONE LA SERIE A CON IL VERONA
“Verona mi ha adottato. Sono qui da tanti anni, forse uno dei pochi portieri ad essere rimasto in una squadra per molto tempo. Il mio è un ruolo delicato, sono felice di indossare questa maglia per arrivare a raggiungere gli obiettivi della società. Lo abbiamo sempre fatto e cercheremo di arrivarci anche quest’anno. L’emozione più grande di questi anni? L’ultima sicuramente è il rigore parato contro il Torino. E’ stata una gioia immensa. Poi ci sono tanti ricordi, dalla promozione in Serie B, ottenuta a Salerno, fino al raggiungimento della Serie A. Per me, l’esordio nella massima categoria dopo tanti anni di gavetta è stata un’emozione”.
TRA PRESENTE E FUTURO
“La vittoria contro il Cagliari? Sono molto felice, era un sfida salvezza. Loro erano carichi dopo aver battuto l’Inter, noi eravamo stimolati da una sfida difficile contro calciatori molto forti. Siamo riusciti a vincere, questo è l’importante. La partita con il Milan? Sarà dura, loro hanno cambiato tanto e si stanno organizzando. Ci sono dei campioni, come Alex, un mio grandissimo amico. Dovremo batterlo a tutti i costi (ride, ndr). Sarà un match difficie, contro una squadra che verrà al Bentegodi per vincere. In tutti i modi proveremo a metterli in difficoltà e a fare punti. La nostra difesa? Mandorlini ci ha lavorato molto, dal ritiro, per abbassare il numero di gol subiti. Mantenere la porta inviolata è una fattore positivo, e con i nostri attaccanti possiamo sempre segnare. Teniamo i piedi per terra e pensiamo a continuare così. Gollini? Si è messo subito in mostra, è giovane e ha qualità importanti. Sono convinto che diventerà un grande portiere, è umile e lavora con grande cattiveria. Questa è una cosa importante per tutti quelli che vogliono arrivare. Noi in Europa? L’obiettivo resta la salvezza, da raggiungere il prima possibile. E’ lontana, ci sono tante partite da vincere e vogliamo fare bene. C’è un gruppo fantastico, formato da ragazzi bravissimi e cercheremo di arrivare in alto”.
TUTTI CON EMIL
“Emil è con noi da tanti anni. Noi gli siamo rimasti vicini, lo abbiamo abbracciato in un momento di dolore. Lo faremo stare bene e tranquillo, deve stare sereno e sapere che tifosi e calciatori provano molto affetto per lui”.
Fonte: Ufficio Stampa H. Verona FC