per vedersi una contesa che non potrebbe mai perdersi.
A chi vanno i favori del pronostico?
«Forse al Sassuolo, che in questo momento ha più entusiasmo, viene dalla vittoria di Torino ed ha una classifica molto migliore dell’anno scorso. L’ultima stagione è servita al Sassuolo per capire certi errori e non commetterli più. Quest’anno ha fatto fatica all’inizio ma poi è tornato sulla retta via».
L’ago della bilancia del Verona?
«Luca Toni, senza dubbio. Se segnerà ancora tanto, dai quindici ai venti gol, allora il Verona potrà stare nella parte sinistra della classifica, altrimenti, a un passo dalle grandi del campionato, tutto diventa più complicato. Magari dall’Hellas ci si aspettava qualcosa di più dopo l’ultimo campionato, ma confermarsi non è mai facile , comunque, quattordici punti in dodici partite non sono certo pochi».
Più forte l’organico del Verona o quello del Sassuolo?
«Ora come ora il Sassuolo si lascia leggermente preferire sotto l’aspetto del gioco, ha un progetto che punta sulla valorizzazione di giovani italiani mentre il Verona ha preso un’altra strada, puntando su giocatori stranieri già pronti e certamente più esperti».
Il giocatore decisivo del Sassuolo?
«Vado controcorrente magari, ma punto sempre su Magnanelli. È il tessitore del gioco, uno che conosce bene l’ambiente e si è calato perfettamente nei panni del trascinatore. D’accordo il talento di Berardi, ma quello del Sassuolo è soprattutto un ottimo collettivo. E Magnanelli lo rappresenta al meglio».
Tiferà Verona o Sassuolo?
«Verona è stato il punto più alto che ho toccato, Sassuolo mi ha dato molto. Dico la verità, vorrei vincesse chi saprà giocare meglio dell’altro. Di sicuro sarà una bella partita».
Fonte: L’Arena