Retrocessione: che botta per le casse societarie

di Damiano Conati

Partiamo da un numero semplice che significa poco, ma già può dare un’idea: 25 milioni entreranno in cassa gialloblù dal paracadute. 27,3 milioni sono entrati nelle stesse casse dai diritti tv della stagione che si sta per concludere. Stiamo parlando già di 2,3 milioni in meno.
Ma retrocedere non comporta solo questo. Intanto i 27,3 nella nuova stagione sarebbero aumentati perché sarebbe stata la quarta consecutiva in Serie A. E poi sarebbero diminuite alcune spese date dal periodo di militanza nella massima serie. Senza contare botteghini, sponsor, visibilità, vendita del prodotto Hellas: tutte voci che in B portano davvero pochi introiti. Si parla di circa una trentina di milioni di euro prodotti in meno tra la A di quest’anno e quella che sarà la prossima stagione. Una bella botta per le casse societarie.

Ci siamo fatti aiutare dal sito Calcio e finanza per spiegare al tifoso gialloblù quanto sia disastrosa dal punto di vista economico la retrocessione, nonostante il salvagente. 

Da un’attenta lettura dei bilanci al 30 giugno 2015 di alcune società retrocesse o promosse, si è verificato che il valore della produzione nella serie cadetta risulta essere la metà rispetto a chi disputa il campionato di A. Esempi nelle ultime annate. Bologna, passato da 65 milioni a 31, nonostante 13 di “paracadute”, Palermo da 62 milioni in Serie A, ai 35 in B, Cesena, da 53 a 30 milioni.

La differenza sostanziale la fanno i diritti tv, il cui peso cresce di stagione in stagione. Per far capire quanto influiscono, Calcio e finanza ci propone due numeri: 924,3 e 21,5. Sono, rispettivamente, i milioni complessivi che incassano le squadre di A e quelle di B per la cessione dei diritti tv. 

Tra l’altro, grazie alla recente decisione della Lega di B, il Verona non potrà nemmeno concorrere alla spartizione dei diritti della Serie B di quest’anno. Quindi il tifoso scaligero può tranquillamente capire quanto questa enorme differenza tra A e B non potrà mai essere colmata da un “semplice” paracadute.

E a chi dice che basta vendere qualche giocatore per far quadrare il bilancio, è bene ricordare che si tratta di giocatori appena retrocessi, che il loro valore di mercato è crollato (ecco perché le mosse Sala e Halfredsson a gennaio sono da ritenersi ottime) e che difficilmente si otterrà una plusvalenza importante. 

Non sarà facile ripartire, ma il Setti del primo anno di Verona in B, ha dimostrato di saper navigare benissimo anche in queste acque.

2 COMMENTS

  1. …a parte che 30 milioni di entrate in meno e’ una cifra che non sta ne’ in cielo ne’ in terra, ma non hai tenuto conto della diminuzione dei costi.
    Nel passaggio dalla B alla A, solo il costo del personale (cioe’ la voce principale di spesa per una squadra di calcio), era aumentato del 130%. Ovvio che retrocedendo non subiranno la stessa diminuzione perchè alcuni ingaggi pesanti dovranno tenerseli (e da questo punto di vista, l’attuale gestione di Romulo è incomprensibile…), ma tenendo conto del nuovo tetto massimo sugli ingaggi della B, di giocatori che andranno in scadenza, di giocatori che riusciranno a piazzare, di giocatori che accetteranno il ridimensionamento, i costi subiranno una notevolissima diminuzione, potrebbero quasi dimezzarsi.
    Potete rigirarla come volete ma rifondare la squadra in A, a Setti sarebbe costato tantissimo di tasca propria. rifondarla dalla B, probabilmente a lui, non costerà nulla.
    Grande e giusta mossa quella di Abodi e della Lega di B di non dare ulteriori soldi alle retrocesse, ma tra paracadute, abbonamenti, biglietti, sponsor…ce la farà quasi seicuramente senza aprire il portafoglio…almeno per il primo anno, poi…chi vivrà, vedrà.
    Ovvio che la scelta dei dirigenti futuri sarà fondamentale, ed è la più importante da non sbagliare in questo momento.

  2. di retrocessioni ne ho viste diverse, ma mai come questa volta la colpa è tutta della società, che ha indebolito la rosa oltre ogni misura e poi senza ricambi adeguati nei vari ruoli non si è creata nello spogliatoio quella sana competizione tra i singoli. Inoltre erano troppe le incognite degli infortunati già dal Giugno scorso. Setti dilettante allo sbaraglio!
    Bigon è corresponsabile di quanto accaduto, ma è chiaro che se gli vengono dati 10mila lire da spendere e non una lira in più, farà con quello che gli viene dato.

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