Romulo: “Credo nella Salvezza. Voglio tornare in campo dall’inizio”

Le dichiarazioni di Romulo a “Radio Bellla&Monella”:

“La pubalgia è stato un problema che mi ha tolto parecchio, compresa la possibilità di disputare il Mondiale. In ogni caso ho lottato tanto e non ho mai perso il sorriso. Ora sto meglio e sono tornato. A Cesenatico ho lavorato duro in strutture adeguate e in tre mesi mi sono dato da fare per tornare quello che ero. Dopo il terzo intervento chirurgico c’era un po’ di timore perché non potevo sbagliare nulla. Fortunatamente è andato tutto nel migliore dei modi. Ora mi sento bene come non mi sentivo da oltre un anno e mezzo e posso dare tutto per la causa gialloblù. Con l’Inter ho fatto 10/15 minuti, poi via via il Mister mi ha dato più spazio. Ora mi accingo ad affrontare la Fiorentina, mia prima squadra in Italia, dove ho imparato molto e passato un’esperienza positiva. Domenica mi piacerebbe giocare dal primo minuto perché è una gara che può darci lo slancio per lottare fino in fondo per la salvezza. Sarà dura perché i gigliati hanno una gran organizzazione, sanno giocare palla a terra e capiscono quale sia il momento adatto per colpire gli avversari. Personalmente voglio dimostrare già da domenica tutto il mio valore per dare una mano alla squadra e spingerla verso i tre punti. Il Verona quest’anno è stato tanto sfortunato per la sfilza di infortuni che hanno limitato la rosa. Quando in una suadra come l’Hellas qualcuno si fa male, tutto il gruppo ne risente. In ogni caso siamo carichi, abbiamo già archiviato il brutto scivolone con la Samp e faremo di tutto per salvarci. Dopo il derby abbiamo sbagliato certamente l’atteggiamento ma soprattutto con l’Udinese ci sono delle attenuanti: il primo gol in fuorigioco ci ha tagliato le gambe. Con la Samp invece abbiamo sbagliato fin  dai primi minuti ma ci rifaremo. Il bello del calcio è che già da domenica possiamo rimetterci in carreggiata e riprendere la nostra corsa. La mia esperienza alla Juve? Un sogno che si è coronato ma che è stato demolito dai dolori dell’infortunio. Ma non è l’unico sogno che si è infranto: anche rinunciare alla Nazionale e al Mondiale non è stato facile. Sono stato sincero e a Prandelli ho detto che non potevo essere in alcun modo utile. Un momento difficilissimo. Se resterò a Verona anche in futuro? Pensiamo a salvarci, il resto lo valuterò a stagione conclusa. Tra i miei compagni a Verona, Ionita e’ molto bravo ma anche Viviani ha un piede eccezionale. Luca Toni? Un esempio. Ha sempre voglia di allenarsi e un esempio per tutti. Del Neri? È un grande professionista con le idee chiare e sa quello che fa. Per lui non è stato facile arrivare in una squadra con tanti problemi. Il mister tuttavia ce la sta mettendo tutta per raggiungere l’obiettivo. Le differenze con Mandorlini? Sono due persone completamente diverse, non si possono paragonare. Personalmente Mandorlini lo vedo come un papà ma anche l’attuale nostro mister ha qualità non indifferenti”.

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