Sandro per la mediana si può

Sandro apre all’Italia. È il suo agente Luiz Paulo Chignall, a dichiararlo: “A Sandro piace molto la serie A, perché è un campionato molto combattivo, competitivo. In altre occasioni alcune squadre italiane si sono mosse per lui, ma la trattativa non si è poi conclusa. Però, può essere una possibilità interessante per gennaio. In questo momento, all’Antalyaspor stanno cambiando i quadri dirigenziali, presidente in primis. Dunque, non abbiamo parlato nello specifico della valutazione di Sandro. Ma, se arrivasse una proposta ufficiale, la società sarebbe disposta a trattare e non creerebbe problemi, poiché sarebbe una soluzione buona per loro e per il calciatore”.

D’altronde Sandro in Turchia sta facendo malissimo e sta cercando una soluzione per giocare con continuità. Compirà 29 anni tra pochi mesi, è un centrocampista centrale brasiliano con un passato importante tra Internacional de Porto Alegre, Tottenham e Qpr, ha il passaporto portoghese comunitario ed è in uscita gratuita dai turchi dell’Antalyaspor.

Varie società italiane ci stanno pensando e può essere un affare importante anche per il Verona di Fusco, che potrebbe puntellare la mediana senza spendere una follia con un giocatore di valore e di notevole esperienza internazionale.

D.Con.

5 COMMENTS

  1. Dopo le varie analisi fin qui esposte non rimane che un bel ciclo di terapia cognitivo-comportamentale.In termini più grossolani equivarrebbe al detto “TIRARE FUORI GLI ATTRIBUTI” ma detto così e’ troppo semplicistico.Evidentemente alcuni giocatori hanno bisogno di un supporto psicologico sentendosi inadatti alla categoria.Da questo punto di vista non ritengo CATAPECCHIA l’uomo adatto data la scarsa esperienza da allenatore soprattutto in serie A.Servirebbe il famoso MOTIVATORE di cui la societa’ non dispone.A questo proposito come ho gia’ detto altre volte avrei visto bene un allenatore preparato sotto questo punto di vista preferibilmente ma non necessariamente anziano.Ho espresso più volte il nome di REJA.

  2. Arrivati a questo punto e” chiaro che non si tratta solo di schemi e di tattiche ma il problema principale e’ la forza mentale,la convinzione nei propri mezzi e l’autostima dei singoli.Se vogliamo riconoscere un merito ad alcuni allenatori e” stato quello di lavorare sulla testa dei giocatori.

  3. A questo proposito io proporrei un ritiro prolungato per favorire la coesione,l’affiatamento e la concentrazione così da poter utilizzare il tempo libero per lavorare sull’aspetto mentale.Non si puo” applicare quest’ultimo contemporanwamente all’aspetto atletico ma le due voce vanno distinte anche perche” il lavoro mentale va effettuato in un ambiente tranquillo lontano da distrazioni.

  4. Oggi il calcio e’ molto cambiato, c’e’ una buona dose di stress e di pressione motivi per cui l’aspetto mentale non va sottovalutato o ridicolizzato.Pero” sono altrettanto sincero nel pensare che questa dirigenza non sia assolutamente all’altezza.

  5. Tra l’altro gli unici giocatori abbastanza integri per la categoria sono CACERES E ROMULO. Per il resto e’ un mezzo disastro.A questo punto fermo restando quanto detto finora mi chiedo se altri aspetti come l’alimentazione e la preparazione atletica siano all’altezza.

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