Caro Presidente,
la presente per esprimere tutto il mio rammarico per quanto ho letto nella sua pregiata. La ritengo l’apice di un incubo. Non trovo altra definizione per inquadrarla. Un assurdo inno alla speranza ed una altrettanto assurda richiesta di fiducia nell’operato della Società.
Datemi un pizzicotto e svegliatemi per favore. Siamo fanalino di coda con nemmeno la metà dei punti richiesti per salvarsi e Lei dice di credere ancora all’obiettivo. Se non avessi stima nella sua persona e non sapessi chi è Lei, penserei che la lettera sia stata scritta da un folle.
In tempi non sospetti Lei ha sbaraccato ogni quadro societario/sportivo (tranne Bigon, artefice di due mega pasticci di mercato ma confermatissimo) e ora chiede fiducia nell’operato della Società… Mah, forse sto assistendo ad un altro campionato. O più plausibilmente forse tra un attimo qualcuno mi sveglierà, mi dirà che era solo un incubo e mi indicherà il vero Verona, quello in corsa per l’Europa League (come auspicava Lei, plasmato ad immagine e somiglianza del Borussia Dortmund) e pronto ad incamerare un paio di colpetti futuribili di Sean Sogliano alla Ionita-Sala (non ho scritto Iturbe perché sarebbe stato troppo semplice). Se però non fosse un incubo e fosse tutto maledettamente reale, come potrei trattenere lo sbigottimento e l’incredulità per le assurde richieste?
Tra l’altro, per esperienza, quando sento dire che va tutto bene e che serve solo fiducia, mi metto sul chi va là e capisco che è arrivato il momento di preoccuparsi. Dodici mesi fa Hellas News Le contestava la mancanza di programmazione nonostante una salvezza virtualmente centrata ma Lei rispondeva alle critiche asserendo che “di giocatori ce ne sono a tonnellate e che come sempre la società sarebbe rimasta vigile”. Tant’è: le critiche costruttive non sono state ascoltate e il Verona è praticamente caduto in serie B. Vede Signor Setti, trattasi di un chiaro esempio di fiducia mal riposta.
Ora è arrivato il momento del “credetemi bis”? No dai, seriamente, come faccio a conferirgliela un’altra volta?
Nella lettera si fa infine riferimento allo spirito di appartenenza di chi ama l’Hellas.
Ma scusi, egregio Presidente, di quale appartenenza sta parlando?
Di quella dei tifosi, irriducibili nel sostegno alla squadra o della sua, quella che etichetta i veronesi come “provinciali”?
O si riferisce alle scelte imposte dall’alto (maglie giallo-fluo su tutte) del suo (ex) Direttore Generale?
No Presidente, perdoni la mia irriverenza ma ritengo la Sua lettera decisamente fuori luogo.
Ribadisco quanto già scritto nello stesso periodo del 2015: programmi già da ora per fare un buon campionato di B. Non tergiversi come fece la stagione scorsa. Trovarsi a lottare nelle retrovie della cadetteria è un attimo. Non abbassi un’altra volta la guardia pensando che la risalita sia scontata. Lo faccia per il Verona. Lo faccia per i tifosi. Lo faccia per il compianto Presidente Martinelli, che riponeva così tanta fiducia nelle Sue capacità.
Vada oltre le semplici dichiarazioni di circostanza. Di dirigenti chiacchieroni ne abbiamo piene le tasche (pensi che al primo anno di C l’allora diesse Cannella ci definì la Juve della terza serie e poi sappiamo tutti com’è andata a finire)..
Non cerchi solo di ingraziarsi il tifoso gialloblù. Dia segnali tangibili che si stanno facendo davvero le cose per bene e vedrà che tutta Verona sarà con Lei. Glielo assicuro. Ma inizi subito!
Cordialmente.
Michele Coratto
Sono disgustato dalle parole del presidente. …….
Grande Michele hai detto tutto
classico esempio di ebete.
suvvia presidente non ci faccia diventare cattivi….
Bravo Michele analisi perfetta