Il Verona poteva piazzare un colpo clamoroso in attacco, come Gianluca Scamacca. Prima di finire allâAtalanta e ancor prima di sposare il progetto Premier League, era nel mirino dei gialloblu
Lâattaccante della Nazionale in questo momento sta attraversando un momento difficile dal punto di vista fisico, visto che è alle prese con unâinfiammazione al ginocchio. La sua crescita lo ha portato a giocare con squadre importanti, ma poteva andare diversamente in Italia.
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Il rammarico piĂš grande in questo momento per il calcio italiano è non avere a disposizione uno degli attaccanti potenzialmente piĂš forte: Gianluca Scamacca. Di lui, classe â99, si parla da quando giovanissimo lasciò Trigoria e le giovanili della Roma per andare in Olanda, al PSV Eindhoven. Da lĂŹ è iniziata una carriera di tutto rispetto, che prima lo ha visto affermarsi al Sassuolo e poi volare in Inghilterra, con la maglia del West Ham. Un salto importante, anche per esperienza di vita, con cui ha ottenuto uno status da 30 milioni di euro di cartellino. LâAtalanta ha puntato su di lui con convinzione, salvo doverlo poi perdere per un grave infortunio al ginocchio.
Al ritorno dal crociato câè stato un altro problema muscolare e tutta la scorsa stagione si è andata a farsi benedire. Poi, quando il calvario sembrava essere finito, ora è venuta fuori unâinfiammazione, sempre al ginocchio, che non gli ha permesso di scendere in campo nellâItalia di Gattuso, per le sfide di qualificazione al Mondiale 2026 contro Estonia e Israele.
Intervistato sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, Tony DâAmico, oggi direttore sportivo dellâAtalanta, passato però nel Verona di Setti, ha raccontato un retroscena proprio su Scamacca.
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âUn grande rimpianto di quando ero in gialloblu è Gianluca Scamaccaâ. DâAmico poi aggiunge: âProbabilmente non spinsi abbastanza per prenderlo dal Sassuoloâ. In quel momento il centravanti romano era al massimo della sua espressione sportiva e stava per lanciarsi nel massimo palcoscenico internazionale. Tra lâaltro a Verona, come sempre, câè un ottimo occhio per questo tipo di giocatori in rampa di lancio, basta dare unâocchiata a quanto succede ora con Giovane, brasiliano del 2003 che promette benissimo e può essere il prossimo crack del mercato estivo 2026. Vedremo chi sarĂ ad accaparrarselo, qualora dovesse continuare su questi livelli.
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