Regalare Dawidowicz, Faraoni, Caprari e Simeone è improponibile contro qualsiasi avversario, figurarsi contro la Juve a Torino.
I bianconeri giocano da piccola squadra, aspettano il Verona, difendono forti e ripartono in contropiede con i tre tenori d’attacco sempre pericolosi. L’Hellas disputa una gara ordinata, prova a palleggiare e a far paura a Szczesny, ma fatica a trovare spazi e a creare azioni da gol. Nel primo tempo timbra Vlahovic a causa di una sbavatura di Casale. Nella ripresa segna Zakaria a causa di una sbavatura di Ceccherini su Morata.
La sconfitta è giusta, perchè la Juve ha fatto di più e alcuni elementi gialloblù sono clamorosamente mancati (Barak su tutti).
Il rammarico è aver trovato con troppi assenti una Juventus inferiore alle altre big, ma molto solida e con un calciomercato che le ha portato entusiasmo e entrambi i gol. Peccato!
Un appunto alla società? Gara numero 1000 in verde, sfida allo Stadium, sentitissima dai tifosi (splendidi anche stasera), in verde. No comment, ma i colori del Verona sono il blu e il giallo. Forse è il caso continuare a ricordarlo.
Foto: instagram Hellas Verona
Damiano Conati