Di Carmine è una certezza, Tupta vuol giocarsi le sue carte, Cappelluzzo finirà in prestito e poi… poi c’è Pazzini. Rimane, non rimane, la società lo vuole o preferisce cederlo: tutto questo non è chiaro.
Pazzini ha 34 anni, fisicamente è integro e in B può essere letale. Il suo contratto è però un macigno e non solo per il Verona. In B non può essere ceduto, perchè il tetto salariale della cadetteria per un nuovo acquisto è di 300mila euro. In A poteva interessare al Frosinone che però non ha da spendere quel milione e mezzo lordo di stipendio. L’impressione è che se il Verona lo volesse cedere, dovrebbe farlo gratuitamente e contribuendo pesantemente nel pagamento dell’ingaggio. E a questo punto, forse conviene tenerlo, se non arrivano offerte vere.
Ma in un ipotetico attacco a due punte, D’Amico vuole affiancare a Di Carmine, Tupta e Pazzini appunto, un quarto centravanti di livello. L’obiettivo numero uno è Puscas, che è pure un under. Ma l’Inter lo vuole cedere solo a titolo definitivo e costa tanto. Nelle ultime ore da Genova è spuntata l’idea Galabinov, in uscita dal Grifone. Lusso per la B, fisico da granatiere, andrebbe a rinforzare ulteriormente un reparto già molto competitivo.
Da Verona per ora nessuna conferma, ma, nonostante manchino ancora due settimane alla fine del mercato e la rosa del Verona possa apparire già al completo, sembra che D’Amico non abbia la minima intenzione di fermarsi proprio adesso.
Damiano Conati