Sara’ anche una questione di bilanci, non lo metto in dubbio, ma il Presidente Setti deve stare molto attento a non rimetterci ulteriormente, svalutando i campioncini di cui dispone. Se per Sala si è detto che si aspetta l’offerta congrua, ora i riflettori sono puntati su Jorginho. Che piaccia o no, il carioca è potenzialmente un “top player”. E l’ha dimostrato ampiamente nel girone d’andata del primo campionato di Serie A. Che adesso il Napoli giochi al ribasso e intenda strappare la seconda metà per una cifra inferiore ai 4 milioni e mezzo versati un anno e mezzo fa, questo non va bene. Presidente, Direttore Generale e Diesse si rendano conto che Jorginho è ancora un potenziale “crack” nel suo ruolo. Basta farlo giocare davanti alla difesa e l’interprete brasiliano tornerà di nuovo a brillare. Il modulo di Benitez con due mediani non sfruttava appieno le sue doti di direttore d’orchestra. È così evidente quanto sia stato efficace nell’economia del gioco dell’Hellas! Più forse dei vari Iturbe e Romulo che nella seconda metà della stagione, senza di lui, ebbero una flessione (32 punti alla fine del girone d’andata contro i 22 del ritorno). A Verona, nel Verona di Mandorlini, Jorginho tornerebbe quello che era e conquisterebbe – ne sono convinto – la Nazionale. Signor Setti, non svenda un Campione per pochi euro. Tenga duro e se necessario vada alle buste: gli utili a cui Lei fa riferimento dipendono soprattutto da operazioni di questo tipo. Resistere oggi significa realizzare di più domani. Rifletta bene!
Michele Coratto