“Stadio di proprietà? Lo ribadisco ancora: non è una priorità quanto invece il Centro Tecnico. Il vivaio per il Verona e’ fondamentale: la materia principale di una Società di calcio sono i giocatori. Punto. Noi dobbiamo proseguire sul percorso tracciato qualche anno fa, che tra l’altro ha già iniziato a dare buoni frutti”.
“Le differenze tra Sogliano e Bigon? Il primo ha un istinto più forte, il secondo è più razionale”.
“Nel campionato attuale meritavamo 3/4 punti in più. Il Verona di quest’anno vale quello della scorsa stagione. Non mi piace unicamente la fase difensiva. Mandorlini? Mi piace perché è migliorato molto negli anni. Saviola? C’è stata qualche incomprensione di base in fase di acquisto. Non si può prendere un giocatore se poi non è propedeutico al gioco dell’allenatore.
“Quando dovevamo prendere Paulinho Mandorlini disse che avrebbe giocato a due punte”.
“Il calcio non è un hobby, è un lavoro. Mi dedico alle mie attività diciotto ore al giorno e se non fanno utili significa che devo lavorare di più”.
“Io in silenzio per quattro mesi? E cosa avrei dovuto dire? Io non ho mai smesso di programmare il Verona del futuro. È un anno e mezzo che pianifico”.
“Vogliamo aiutare l’allenatore comprandogli giocatori propedeutici alle sue esigenze e desideriamo essere una realtà che abbia coraggio a lanciare i giovani”.
Maurizio Setti