Queste le parole del presidente dell’Hellas Verona Maurizio Setti, intervenuto oggi in conferenza stampa al posto dell’allenatore Grosso:
“Cos’ho detto alla squadra? Sono venuto a parlare senza una idea di quelle che dovevo dire, poi è venuto fuori un discorso molto bello, molto umano un discorso che deve andare a colpire quello che è il valore di questa squadra e il valore di questo club, di questa città e di questi tifosi perché ho detto voi siete stati presi e scelti per andare in serie A. Alcune volte abbiamo fatto vedere cosa possiamo fare, e poi ci perdiamo in un bicchiere d’acqua. Dobbiamo guardare l’obiettivo finale, quello che c’è fra quindi giornate, ed è molto ma molto raggiungibile.
La partita di domani? È obbligatorio vincere, lo sappiamo perfettamente e lo sanno anche i ragazzi. Io credo che non tanto la mia visita ma il fatto che ci sia una città intera che vuol far vedere che il Verona ha nelle sue corde la vittoria e credo anche nella consapevolezza, non a caso abbiamo voluto mettere dentro in questa sessione di mercato esperienza, capacità di momento che vanno scelti e per cui calciatori che possono essere, sia dentro nel campo che nello spogliatoio, fondamentali.
Il mio futuro? Io vengo dalla strada e non è che mi spavento. Io sono qua perché ci credo, ci credo molto di più forse di tanta altra gente che è stata qua per interessi personali o meno. Credo anche che il fatto chi sia abbastanza scontanti che non sono uno che vuole apparire, però ci sono, ci sono quotidianamente, fisicamente o per telefono, e cerco di fare il massimo. Fare oggi l’imprenditore del calcio non è semplice, soprattutto in una piazza dove comunque ricordiamoci le risorse che vengono date ad un club come il Verona sono molto ma molto inferiori ad altri club che sono di questa stessa fascia, questo per i parlamentari che ci sono. La differenza dobbiamo colmarla con le idee.