Il tecnico degli scaligeri recupera una pedina importante alla ripresa del campionato: l’affaticamento muscolare è alle spalle
Ci siamo. Dopo aver ingoiato l’amaro boccone della prima sconfitta stagionale, maturata sul campo di una Lazio scatenata, ben diversa da quella che aveva perso nettamente a Como all’esordio, il Verona ha avuto due settimane di tempo per leccarsi le ferite e ripartire dalle sue certezze.

La formazione allenata da Paolo Zanetti, che bene aveva figurato ad Udine alla prima di campionato, riabbraccerà finalmente il suo pubblico dopo tra trasferte consecutive – includendo anche la gara di Coppa Italia contro l‘Audace Cerignola – ospitando la sorprendente Cremonese (la squadra di Davide Nicola è in testa alla classifica a punteggio pieno) nel match valido per la terza giornata di Serie A.
Un successo dei gialloblù rimetterebbe subito le cose a posto in una classifica che vede il club veneto a quota un punto dopo due gare in compagnia di diverse squadre: per fare bottino pieno contro i lombardi servirà però una prestazione maiuscola, attenta, concentrata e mirata a non concedere troppi spazi alle letali ripartenze grigiorosse.
Come noto, il DS dell’Hellas Sean Sogliano non è riuscito, nelle ultime ore del mercato estivo, a regalare al tecnico quel colpo top che avrebbe innalzato la qualità della rosa, ma l’allenatore classe ’82 potrà contare sul ritorno in campo di un talento che, a causa di un affaticamento muscolare, è assente dalla sfida di Coppa Italia contro la citata formazione pugliese.
Yellu è pronto: l’esordio in A è alle porte
21 anni, centrocampista dai piedi educatissimi formatosi nelle Giovanili del Valencia prima di passare al Getafe, Yellu Santiago è arrivato alla corte del club scaligero a parametro zero, essendosi svincolato dal club della capitale spagnola.

Appartenente a quella schiera di giovani prospetti di talento che il dirigente veneto ha fatto arrivare in città nel mercato estivo, Yellu sarà chiamato a sdoppiarsi nel ruolo di playmaker di centrocampo con licenza di offendere. Sia in termini di assist da fornire ai compagni che di gol, possibili grazie ad inserimenti da dietro.
La forzata assenza – che sarà tale fino a marzo/aprile del 2026 – di Tomas Suslov, ha infatti privato il centrocampo gialloblù di quella pericolosità offensiva che ora si chiede al calciatore iberico, chiamato a rispondere ‘presente’ agli importanti compiti che mister Zanetti gli affiderà nelle sue prime uscite da risorsa del club in Serie A.