Stato di calma apparente 

Non ci sono motivi per pensare ad un cambio di guida tecnica. Mandorlini ha la fiducia della Società che in questo momento sa quante e quali siano le difficoltà del tecnico di Ravenna, alle prese con la gestione di un organico ridotto all’osso. Del resto il Mister, sulla graticola solo dopo la promozione in serie A con l’Empoli, agli occhi di Setti è maturato e ha convinto tutti in via Belgio. La conclusione, logica non tanto per riconoscenze sportive quanto per la trasformazione filo-aziendalista, è stata la sottoscrizione di un nuovo contratto: un biennale fino al 2017. Il ribelle domato piace a tutti. Tifosi, Presidente e Società. Ma siamo proprio sicuri che le cose stiano ancora così? Zero vittorie dopo sette turni rischiano di diventare un gorgo che settimana dopo settimana ingigantisce eventuali piccole fratture tra quadri tecnici e dirigenziali. Fino ad oggi il problema non si è mai posto perché i risultati hanno sempre accompagnato Mandorlini, condottiero spregiudicato, sicuro e perché no, anche un po’ fortunato. Oggi invece l’aria ha cambiato direzione e l’inversione di tendenza non pare così scontata. Purtroppo l’unico giocatore imprescindibile, Luca Toni, è out e lo sarà ancora per lungo tempo. Senza di lui la squadra nel suo insieme fatica molto. Questo è indiscutibile. Tutti gli altri sono rimpiazzabili (vedi Helander al posto di Marquez o il golden boy Sala che vale il miglior Romulo o Ionita). Recuperato Pazzini (che tutti ci auguriamo possa rientrare con l’Udinese), il Mister dovrà necessariamente sfruttare al massimo le prossime sfide per raddrizzare la baracca. Realisticamente è legittimo pensare che il prossimo treno di avversarie ravvicinate (tra il 18 ottobre e il 1 novembre l’Hellas affronterà Udinese, Sampdoria, Fiorentina e Carpi) saranno decisive per il prosieguo del campionato. O il Verona cambierà marcia, o la Società sarà inevitabilmente costretta a prendere decisioni dolorose per non colare a picco. Lo stato di calma apparente che si percepisce da lontano in realtà si materializza come un silenzio più assordante dell’entusiasmante frastuono del Bentegodi e al momento non permette di dormire sonni tranquilli. Tra meno di un mese tutto sarà più chiaro e finalmente capiremo con precisione quali sono realmente gli obiettivi dell’Hellas..

Michele Coratto

Michele Coratto si diploma al Liceo Classico “Scipione Maffei” e si laurea in Scienze della Comunicazione a Verona. Giornalista dal 2011, collabora con la Redazione Sportiva de L'Arena ed è Direttore Responsabile di Hellas News.

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