De Martino (Resp. Com. Lazio): “Il Verona è pericoloso”

Stefano de Martino, responsabile Comunicazione della S.S. Lazio, è intervenuto ai microfoni di Radio Bellla & Monella, official radio dell’Hellas Verona. Ecco le sue principali dichiarazioni:

De Martino, arrivate a Verona in un momento ottimo e trovate il Verona post-Napoli…

Sì, noi veniamo da una serie di risultati positivi, chiaramente il Verona no in questo momento, ma sappiamo bene che giocare lì è sempre molto complicato, ci ricordiamo bene della scorsa stagione. Il Verona è sempre una squadra, come ha detto oggi Pioli, molto pericolosa, ben allenata da un uomo di esperienza, con un gruppo importante. Sarà una partita molto difficile per noi, speriamo molto bella in ogni caso, e che vinca chi ha meritato sul campo.

Per La Lazio è un momento felice sia sul campo che sugli spalti. L’Olimpico è tornato ai vecchi tempi, i tifosi sono di nuovo compatti in sostegno della squadra, siete riusciti a recuperarli.

È chiaro che quest’anno, complice il campionato mediocre che la Lazio ha recitato nello scorsa stagione, si è partiti con la voglia di lavorare in un certo modo. La gente questo l’ha compreso molto bene, il tifoso si è avvicinato fin da subito. Fin dal ritiro c’è stato sempre un grande calore e una grande partecipazione, che poi si è tradotta, sia in casa che in trasferta, in un grande seguito. A Firenze, ad esempio, erano in tantissimi e hanno spinto la squadra dal primo all’ultimo minuto, così come è successo in casa con il Torino. Il tifo è fondamentale, il tifoso della Lazio ha un calore particolare, una spinta molto forte e importante. Questo la squadra lo sa, lo ha chiesto all’inizio del campionato, e la gente sta rispondendo. Poi speriamo che i risultati portino grandi soddisfazioni ai nostri tifosi.

I simboli di queste due squadre: da una parte Luca Toni e dall’altra un coetaneo, Klose. Entrambe le società si affidano a due simboli del calcio mondiale.

Uno straniero come Miro Klose, anche se poi è diventato quasi romano, Luca Toni per il Verona, un altro giocatore che sta facendo la storia del calcio italiano, un grande realizzatore. Questo tipo di calciatori e di uomini servono anche per far crescere i giovani talenti. Per noi Miro è fondamentale, anche nello spogliatoio. Oltre al suo grande talento, che ha dimostrato anche nell’ultimo Mondiale, senti anche il peso dell’uomo, dell’esperienza, che serve perché noi abbiamo inserito parecchi giovani nella rosa quest’anno: quattro Primavera e talenti come Keita. Ripeto, per noi Klose è fondamentale, come ritengo Toni lo sia per il Verona: anche caratterialmente si è sempre distinto come una grande persona.

De Martino, quest’anno ve la riprendete l’Europa?

Be’, è chiaro che è il nostro obiettivo, l’obiettivo della società, lo ha detto tante volte anche mister Pioli. Poi vedremo quale Europa sarà, però è chiaro che una società come la Lazio, per il suo blasone, non può non essere in Europa. Quindi quest’anno non esserci brucia molto, però si approfitta per avere più spazio, giocando una partita a settimana, anche se poi non è così perché, complice la Nazionale, alla fine giochi comunque quasi ogni tre giorni. La Lazio vuole l’Europa, la merita la società per la sua storia, e soprattutto i tifosi.

Un giudizio sulla società Hellas Verona: dalla B al decimo posto con 54 punti dello scorso anno, fino agli 11 punti dopo otto partite.

L’Hellas sta facendo molto bene, soprattutto mi ha impressionato che, appena salita dalla serie cadetta, ha subito recitato in Serie A un ruolo di primaria importanza, addirittura nei primi posti della classifica. Questo non mi meraviglia, intanto per la città, una città importante che ha sempre vissuto di calcio. Meravigliava il contrario, ovvero che il Verona non fosse in serie A. Quindi la società sicuramente sta lavorando bene. Chiaro poi, come tutte le società che non hanno un grandissimo budget, deve riuscire a puntare su giocatori che possono essere scommesse che magari poi esplodono e riescono a far fare cassa, come per esempio Iturbe che è finito alla Roma. Il calcio significa anche questo.

Mandorlini ci sta asoltando: domani gioca Djordjevic, Klose o tutti e due?

Sono al mio settimo campionato con la Lazio, e devo dire che di solito, con gli altri allenatori che sono passati in questi anni, la formazione il sabato per la domenica, o in questo caso il mercoledì per il giovedì, era fatta. Pioli invece non la dà nemmeno ai giocatori stessi, fino alla mattina successiva. Quindi anche per noi è difficile capire chi ci sarà, perché la dà la mattina alla fine della passeggiata o della rifinitura. È chiaro che il discorso delle due punte, Pioli l’ha detto, l’ha provato una volta al di là delle esigenze. Però il modulo della Lazio è abbastanza chiaro, è quello con cui gioca da inizio anno. Poi, se il mister farà scelte diverse perché riterrà di farle contro il Verona, lo vedremo domani, ma è difficile vederli insieme.

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