The day after. Aaa. Cercasi preparazione atletica. E Magnani…

“Il Verona non è riuscito a reggere i nostri ritmi”. Scusate ma queste parole di Pioli nel dopo gara non le digerisco. Capisco che il Milan sia più tecnico, che giocasse in casa davanti a 38mila dei suoi, che abbia in rosa giocatori che il Verona può solo sognare, ma non può aver vinto grazie a ritmo, corsa e intensità. Non contro il Verona. E invece è accaduto. L’Hellas di Tudor ha giocato a mille all’ora il primo tempo e poi si è sciolto come a Salerno o a Genova. Pressing meno asfissiante, giocate meno precise, lucidità sempre più appannata. “Dobbiamo migliorare nella condizione fisica”, ha detto Tudor e la chiave sta tutta lì. Si è sbagliato in estate? Nella prima parte di torneo? Probabilmente sì, perché ci sarà prima o poi da capire il motivo di un esonero lampo con Di Francesco. Forse il momento è arrivato.
Il Verona c’è, tecnicamente è il più forte degli ultimi 5 anni, come testa e atteggiamento è perfetto. D’altronde è primo nella speciale classifica di chi segna nei primi 15 minuti di gara (6 volte). Il problema è la condizione atletica: è lì che Tudor e il suo staff devono concentrarsi in settimana.
Un appunto al tecnico croato però va fatto. E porta il nome di Magnani. Nelle rotazioni è normale che uno non giochi sempre e non stiamo a discutere sul suo impiego o meno, che rimane comunque inspiegabile da fuori, visto che è il più forte marcatore in rosa e non gioca quasi mai. Il caso specifico è legato alla marcatura su Ibrahimovic. Tudor in settimana l’ha preparata con Jack in marcatura su Zlatan. Perché ieri sera ritardare di qualche minuto l’ingresso del difensore? Non può essere stato l’effetto sorpresa: i due si sono scaldati insieme e quando Pioli ha chiamato a sè Ibra, si è strappata i capelli anche la vecchina seduta nel terzo anello di San Siro. Ma Magnani non ha fatto in tempo a prepararsi. E quando il difensore era pronto ad entrare e la difesa gialloblù si stava organizzando per la marcatura dello svedese, ecco lo svarione difensivo dettato da apprensione, stanchezza, timore per la presenza di Ibra. 3-2, Magnani rimpiazzato da Cancellieri e rimpianti vari. Un ritardo di qualche minuto che in Serie A non dovrebbe essere accettabile.
Ora arriva finalmente una settimana vera di lavoro. E poi la Lazio senza i difensori centrali, squalificati. Per dimostrare che l’Hellas è solo quello dei primi tempi.

Foto: Hellasverona.it

Damiano Conati

Sono nato a Verona nel 1982, sono sposato e ho tre bellissimi bambini. Laureato in Scienze della comunicazione, sono iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 2005. Giá collaboratore di molte testate locali, presidente di una società di basket, ho vissuto tre anni in missione in Brasile e attualmente lavoro come operatore sociale in Caritas Verona.

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