Ad un certo punto dai microfoni di Dazn si sentivano solo loro. 16500 contro 400 ma si sentiva cantare solo lo spicchio di curva gialloblù: nonostante il risultato, nonostante il freddo, nonostante l’orribile maglia verde. Non servono aggiungere altre parole per commentare l’apporto del popolo gialloblù: per battere la Juve era necessaria la partita perfetta, non commettere errori, la partita imperfetta bianconera e la spinta dei tifosi. Delle quattro componenti, salviamo solo l’ultima.
Nel frattempo Gianluca Caprari non ha giocato la 22esima gara con il Verona. Niente riscatto, 4 milioni che rimangono nelle casse gialloblù ancora qualche giorno e quell’apprensione intorno all’infortunio suo e di Faraoni: riusciranno a recuperare per la delicata sfida all’Udinese? Intando domani Tudor riavrà a tempo pieno Frabotta e probabilmente Hongla: due nuovi acquisti che torneranno utili.
A proposito di nuovi acquisti: non potevamo non chiudere il day after con un commento sugli ultimi arrivati: Depaoli è un buon gregario, fisico e gamba, qualche cross significativo, ma ovviamente non è Faraoni. È arrivato come sua riserva e in quel ruolo è più che adeguato. Retsos è piaciuto: si muove con disinvoltura, anche largo in fascia destra. Chiaro, ha un ruolo che lo costringe ad essere perfetto negli automatismi per poter giocare titolare: nell’uno contro uno a tutto campo di Tudor, uno come Retsos non può permettersi errori altrimenti il castello tattico cadrebbe. Ecco perché serve tempo per inserirlo in pianta stabile. Capitolo Praszelik: il suo arrivo, più la conferma di Cancellieri, vanno a rimpiazzare Kalinic. Con la Juve ha dimostrato coraggio: prima palla, un tiro in porta e angolo guadagnato. Troverà sicuramente posto perché i giocatori di qualità piacciono molto a Tudor.
Foto: instagram Hellas Verona
Damiano Conati