The day after. Tre passi verso la A 23497 giorni dopo. E guai fermarsi

Era l’8 settembre 1957 quando il Verona debuttava in A allo Stadio Comunale di Torino contro la Juve. Finì 3-2 per i bianconeri, ma il risultato oggi poco importa: quella fu la gara numero 1 del Verona in Serie A.

Sono passati esattamente 23497 giorni da quel fatidico debutto e con quella di ieri fanno 1000 gare in Serie A. Sarebbe stato più bello festeggiare in gialloblù vestiti, ma alle idee strampalate del calcio moderno non si comanda. Hellas che nel frattempo ha raggiunto così la 17esima posizione, ha superato Vicenza (fermo a 986) e Parma (970) e si porta a -10 dal Bari (1010) e a -30 dal Palermo (1030) che saranno superate in questa stagione o, di questo passo, nella prossima. Sì, perchè il bellissimo Verona di Tudor ha vinto ancora, ha allungato sul terzultimo posto e si è avvicinato alla famigerata quota 40: quattro stagioni consecutive in Serie A non si vedevano dai tempi dello Scudetto, manca sempre meno all’impresa.

Il day after odierno non può non farci soffermare sulla grande prova di Caprari. Arrivato a Verona tra i commenti negativi dei tifosi doriani (“vi abbiamo dato un bidone”) e quelli dei tifosi gialloblù (“non è il sostituto adatto di Zaccagni”), ancora una volta ha avuto ragione D’Amico: Caprari è più forte e più continuo del suo predecessore, è un numero 10 perfetto per questo Hellas e tra un mesetto sarà tutto di proprietà gialloblù, per la metà di quello che è stato venduto Zaccagni. Affare d’oro. Occhio che per Depaoli i commenti dei tifosi doriani sono stati gli stessi: che sia di buon auspicio?

Un ultimo pensiero va al caos Covid che ha invaso il mondo del calcio. Un presidente ha spiegato meglio di altri qual è il problema principale e quel presidente è stato Maurizio Setti ai microfoni di Dazn: “Abbiamo dovuto fare un nuovo protocollo per evitare che si fermi il campionato. Sento tante persone che parlano del calcio, gente che è anche fuori da questo mondo e che non conosce tante cose. Stiamo parlando di milioni in ballo, bisogna avere delle regole per andare avanti. Ci sono accordi importantissimi da rispettare, quindi abbiamo stilato nuove regole che hanno la funzionalità di far disputare tutte le gare o quasi. Con queste nuove regole è quasi impossibile che una squadra non possa giocare”. Il calcio è un’azienda che muove tantissimo denaro e non può essere l’interpretazione di una regola a fermarlo. Dopo il nuovo protocollo, arrivato in ritardo come accade sempre in Italia, siamo sicuri che non ci sarà più spazio per disparità di trattamento come accaduto ieri. E che la Salernitana sarà regolarmente in campo domenica sera al Bentegodi, nel rispetto di tutte le regole, com’è giusto che sia.

Foto: instagram Hellas Verona

Damiano Conati

Sono nato a Verona nel 1982, sono sposato e ho tre bellissimi bambini. Laureato in Scienze della comunicazione, sono iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 2005. Giá collaboratore di molte testate locali, presidente di una società di basket, ho vissuto tre anni in missione in Brasile e attualmente lavoro come operatore sociale in Caritas Verona.

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