Il club scaligero sta assecondando più o meno volontariamente una tendenza ben precisa: ne è rimasto solamente uno
‘Ne resterà soltanto uno‘. Parafrasando una celebre frase pronunciata in un film cult di metà anni ’80, l‘Hellas Verona si sta rendendo protagonista di scelte di mercato che, suo malgrado, lo stanno portando verso un processo di quasi totale eliminazione dei giocatori italiani dalla sua formazione titolare.
Un club che storicamente è sempre stato una fucina di giovani talenti del nostro paese lanciati in prima squadra già in tenera età, oggi si ritrova a fare i conti non solo con una rosa composta per larga parte di stranieri, ma anche con una formazione tipo che conta, di fatto, solamente un calciatore italiano.
Vero è che dal mercato – ma bisognerà attendere gli ultimi fuochi, data la complessità di entrambe le trattative – potrebbe arrivare uno tra Andrea Belotti e Giuseppe Ambrosino, ma il trend sembra segnato. E non certo solo dalla prossima imminente stagione.
Le cessioni di Diego Coppola e Daniele Ghirardi, e i contestuali arrivi di Amin Sarr (attaccante dall’Olympique Lione), Domagoj Bradaric (difensore dalla Salernitana), Antoine Bernede (centrocampista prelevato dal Losanna) e Cheikh Niasse (centrocampista arrivato Young Boys) hanno arricchito ancor di più la già nutrita schiera di calciatori stranieri facenti parte della rosa.
Al punto tale che ad oggi, se stilassimo un’ipotetica formazione titolare della squadra diretta da Paolo Zanetti (almeno lui è italiano), ci accorgeremmo della presenza di un solo unico italiano sicuro del posto.
Verona sempre meno ‘italiano’: Montipò ultimo baluardo
Come sottolineato puntualmente dal portale ‘Hellas1903.it‘, questa tendenza è apparsa chiara anche nell’amichevole più impegnativa disputata finora, quella contro il SudTirol, finita peraltro con un sorprendente pareggio.
Non è un caso che le due reti segnate dagli scaligeri siano state messe a segno dal brasiliano Giovane e dal danese Frese, due dei tantissimi stranieri facenti parte del roster rossoblù. La situazione non cambia nemmeno se guardiamo la panchina, visto che solo tre calciatori dei quindici inizialmente seduti erano italiani (Perilli, Magro e Calabrese).
Come anticipato, e al netto di altri ipotetici arrivi di giocatori italiani, al momento la formazione titolare dell’Hellas è la seguente:
Montipò, Nunez, Ebosse, Valentini, Tchatchoua, Serdar, Bernede, Frese, Suslov, Giovane, Sarr.
Il 29enne nativo di Novara, decisivo con le sue parate per la faticosa salvezza ottenuta lo scorso anno, è l’ultimo baluardo di una scuola, quella italica, che evidentemente non trova più spazio nella programmazione tecnica del club veneto.
