Tudor: “Voglio rivederla per capire quanti demeriti abbiamo”

Ecco l’insieme delle varie interviste rilasciate da mister Tudor alla fine del match di San Siro.
“L’Inter ha dominato nel primo tempo e lo riconosco. Voglio riguardare la partita, perché devo capire quanto sono andati forte loro, perché hanno preparato benissimo la partita, e vorrei capire quanto noi siamo stati lenti, quanto c’è del nostro. Nella ripresa abbiamo fatto meglio, è vero, giocando alla pari e meritando anche di segnare, ma loro si sono difesi bene”.
Risultato giusto?
“Penso che l’Inter oggi abbia vinto meritatamente la partita: abbiamo affrontato un avversario molto forte e motivato, che aveva preparato bene il match. Nel primo tempo non siamo riusciti ad esprimere il nostro gioco, mentre nella ripresa abbiamo fatto molto meglio e penso che avremmo meritato di segnare almeno un gol, ma non ci siamo riusciti. Sapevamo che sarebbe stata una sfida difficile, giocavamo su un campo molto ostico come San Siro: ci dispiace non aver raccolto un risultato positivo, ma pensiamo già alla prossima sfida”.
L’ha infastidita l’atteggiamento della squadra?
“Quando subisci in questo modo è dura. Sai che loro sono forti, ma aspetti sempre qualcosa dai tuoi. Oggi non sono contento di niente, però devo dire che l’Inter nel primo tempo è entrata a tutto gas e per questo abbiamo fatto fatica”.
Ha parlato alla squadra durante l’intervallo? 
“Ci siamo confrontati come sempre. Nella prima frazione di gara l’Inter aveva speso molte energie, perciò nel secondo tempo siamo riusciti ad esprimere meglio il nostro gioco creando molte occasioni, ma non siamo riusciti a concretizzarle”.
Che parere si è fatto dell’Inter: l’aveva vista così brillante?
“Ha spinto fortissimo nel primo tempo, ma nella ripresa meno. Sono campioni d’Italia in carica e in corsa per lo Scudetto. Vediamo chi lo vince, ma certamente l’Inter ha tutti i mezzi”.
Inzaghi ha detto che darete fastidio a molte squadre.
“Se facciamo come il primo tempo sarà difficile. Le motivazioni devono essere sempre le stesse. Loro sono entrati bene in partita giocando da dietro, prendevano le seconde palle e noi non bene nel primo tempo”.
Avete patito molto gli esterni e i centrocampisti.
“Sono cose che fanno da tempo e sono i migliori in Italia e in Europa. Se tu non riesci a vincere il primo duello hai già un problema. Nel primo tempo sembrava che avessero una gamba diversa. Ma, ripeto, sono curioso di rivedere quanto non eravamo noi sul pezzo”.
Dei suoi giocatori chi può giocare nell’Inter?
“Ci sarà tempo per parlare di questo. Ci sono giocatori forti che possono ancora migliorare”.
Ilic è uno di questi?
“E’ un 2001, è un giocatore di cui si parla poco. Le sue qualità sono tante: ha corsa e qualità. Deve fare ancora uno o due anni di crescita forte e potrebbe essere pronto per una big”.
Secondo lei chi è la favorita per lo Scudetto?
“Sono tutte alla pari, non riesco a decidere. Vince soltanto una, ma stanno facendo tutte un campionato straordinario”.
Che consigli darebbe alle tre squadre in corsa per il titolo? 
“Io alleno il Verona. Faccio il tifo per il calcio italiano che è bellissimo, ma consigli non ne dò”.
Quale delle tre l’ha messa tatticamente più in difficoltà?
“Tutte, allo stesso modo. Devi essere sempre perfetto per affrontarle, perché vanno sempre a cento all’ora”.

D.Con.

Sono nato a Verona nel 1982, sono sposato e ho tre bellissimi bambini. Laureato in Scienze della comunicazione, sono iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 2005. Giá collaboratore di molte testate locali, presidente di una società di basket, ho vissuto tre anni in missione in Brasile e attualmente lavoro come operatore sociale in Caritas Verona.

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