Caos in casa Veorna dove ben 21 persone sono state denunciate ed ora rischiano grosso: c’entra anche il Napoli nella vicenda
La vigilia della sfida contro la Cremonese andata in scena ieri sera è stata movimentata e non poco in casa Verona dove sono arrivate delle brutte notizie tanto per la società quanto per i suoi tifosi.
Gli ultras gialloblu sono noti in tutta Italia per essere tra i più caldi del nostro campionato ed anche in trasferta si fanno spesso sentire. Tuttavia, spesso si esagera decisamente troppo e quando questo accade si rischia di fare la fine che hanno fatto ben ventuno tifosi gialloblu che sono stati denunciati dalla Questura di Verona. Ai 21 tifosi ancora a piede libero è stato imputato di aver provocato degli scontri in città lo scorso 23 maggio, giorno in cui il Napoli vinse lo scudetto.
I tifosi in questione, stando a quanto riportato dagli organi d’informazione Rai, sono aderenti al gruppo “Hellas Army”, uno dei più caldi della tifoseria gialloblu ed ora rischiano grosso. Questo perché gli scontri, avvenuti fuori da una pizzeria in Viale del Lavoro, non sono stati causali secondo quanto hanno fatto sapere gli investigatori, ma premeditati in quello che sarebbe stato un vero e proprio blitz.
Adesso le autorità si sono messe alla ricerca di questi ventuno tifosi, alcuni di loro già noti alle forze dell’ordine, per fare in modo che facciano presto i conti con la giustizia e chissà che il Verona stesso non possa dare una mano nell’individuarli.
L’aggressione ai tifosi del Napoli avvenuta lo scorso 23 maggio fuori una pizzeria di Viale del Lavoro da parte di ventuno tifosi del Verona appartenenti al gruppo Hellas Army non resterà impunita. Tutti e ventuno i tifosi sono stati infatti denunciati dalla Questura di Verona non solo per lesioni, ma anche per violenza, danneggiamento e furto aggravati.
Il bilancio di quella sera è stato davvero terribile visto che, oltre a cinque tifosi feriti, tra cui un minorenne, risulta anche un’auto completamente distrutta. Inoltre, ad un uomo di 50 anni tifoso del Napoli è stata anche rotta una costola ed è stato dimesso dall’ospedale con 21 giorni di prognosi.
Un atto davvero barbaro il cui intento era solo quello di impedire – stando alle ricostruzioni degli inquirenti – i festeggiamenti per lo scudetto ai tifosi del Napoli in territorio veronese. Un pensiero rigorosamente ultras del tutto inaccettabile e la speranza è che tali elementi vengano presto consegnati alla legge, pagando per i loro errori. Tra i 21 denunciati, ben sette risultano già colpiti da daspo, ma appare evidente come con tali individui servano pene decisamente più severe.
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