Verona Vs Cesena: Le Pagelle

Nicolas 6. Una partita a fasi alterne sul piano dell’impegno. Tolto l’inizio, per 60 minuti ha il problema di non congelare. Quando nel finale ci si dà all’accademia, corre qualche rischio, non è sempre irreprensibile, ma la sua prestazione è ai limiti del senza voto se si considera la partita “vera”.

Pisano 7. Gioca bene entrambe le fasi, come altri gialloblù sembra avere una gran voglia di chiudere in bellezza. Attento, puntuale, propositivo. Definitivamente ritrovato.

Souprayen 6,5. Dà spazio alla verve fisica ed alla fantasia proponendosi in alcune occasioni addirittura in area di rigore avversaria. Fisicamente sembra tornato quello di inizio stagione. Straripante.

Bianchetti 7. Una delle migliori prestazioni dell’anno, impreziosita dal fatto di aver giocato con un esordiente al fianco e dal lancio suntuoso che ha dato il via all’azione del secondo gol. Da replicare.

Boldor 7,5. Fonte di preoccupazione alla vigilia, motivo di meraviglia il giorno dopo. Prestazione da incorniciare, grande prestanza fisica e grande attenzione. A questo aggiunge una buona propensione all’offesa sui calci piazzati coronata dal gol. Ottimo colpo sul mercato invernale.

Fossati 8. Non ci sono praticamente più parole per questo giovane centrocampista. Chiude provvidenzialmente sull’azione più pericolosa degli avversari nel primo tempo. Recupera palloni, esce in palleggio, detta i tempi della manovra. Essenziale.

Romulo 8. Semplicemente inarrestabile.

Bessa 8. La sua fase di calo era coincisa con la fase di maggiore fatica dell’attacco gialloblu. Come previsto, quando il talento brasiliano è tornato a correre, il Verona è tornato a correre. Incantevole.

Zaccagni 7. Dopo Romulo è probabilmente il giocatore che ha cambiato più posizioni durante il campionato e farlo a 20 anni è ancora più considerevole rispetto ad un giocatore esperto. Cresce in affidabilità. Virgulto.

Pazzini 8. Non si è mai fermato dalla fine di agosto, se non per infortunio o squalifica. Continua a guidare il Verona da condottiero e capitano. Manca di poco il gol del record, si erge a modello per i compagni per fame e sete di gol e vittoria.

Siligardi 7. Ormai il suo ruolo è definito. Nonostante ci provi riesce a contribuire poco alla manovra, ma è l’uomo del cambio di passo e della rottura degli equilibri. Quindi fa il suo e lo fa bene. Egregio.

Gomez 6,5. Pochi minuti, il tempo per lanciare millimetricamente Romulo che non riesce a concludere a rete.

Valoti 6,5. Entra per dare un po’ più di muscoli e fiato alla squadra per un eventuale momento di fatica che però non arriva mai.

Troianiello s.v. Uomo da passerella.

Pecchia 7. Ormai la formazione varia di poco negli 11 iniziali; mantiene la struttura tattica ancorata ad alcuni principi e molto libera nell’esecuzione. Se il Verona sta bene, emerge una cura nel dettaglio e nella ricerca del gioco quasi da manuale.

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