Wszolek: “Basta portieri in stato di grazia! Toni mi dice che devo crossare meglio”

Pawel Wszolek, centrocampista dell’Hellas Verona, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Radio Bellla&Monella, radio ufficiale Hellas Verona. Ecco le sue principali dichiarazioni:

Innanzitutto, ora che sei qui da qualche mese che idea ti sei fatto del gruppo e della squadra?

Quando sono arrivato qui ho visto che questa squadra ha un grande gruppo di calciatori, e questo l’avevo capito anche da quando ero alla Sampdoria. Dal primo momento tutti mi hanno dato una mano, sono passati 4 mesi e posso dire solo cose buone dei miei compagni, sono tutti bravi ragazzi e grandi campioni.  

Con mister Delneri hai trovato spazio e fiducia…

Sicuramente. L’anno scorso Mihajlovic mi aveva cambiato ruolo e mi aveva allenato come terzino, questo mi ha aiutato molto perché ora sono più forte nella fase difensiva. Qui Delneri mi ha dato fiducia, questo è molto importante perché ti permette di stare in campo con mente libera, così si riesce a fare cose giuste.

Quali sono le tue caratteristiche principali come giocatore, e come si inseriscono nelle logiche di Delneri?

Sicuramente la mia caratteristica è la velocità, devo cercare settori in campo dove c’è spazio per alluagare e cercare l’uno-due con i compagni, quando trovo spazio posso aiutare meglio la squadra.

Uno dei tuoi obiettivi è la Nazionale polacca…

In questo momento per me è importante giocare per l’Hellas Verona, per me è importante dare sempre il massimo. Adesso non penso alla Nazionale, quello viene dopo, se mi comporterò bene allora arriverà, ma ora la testa è sul Verona, voglio andare in campo e dare il 200 per cento.

Il Verona è ultimo in classifica, ma le prestazioni in campo stanno migliorando di partita in partita.

Sono sicuro che questa sia la strada giusta, lo vedo da come ci alleniamo. Purtroppo in questo momento abbiamo poca fortuna, ogni domenica il migliore in campo è sempre il portiere della squadra avversaria, questo è un problema. Ma sono sicuro che continuando con questa mentalità arriverà la prima vittoria in campionato.

Sei stato un grande protagonista nella gara con la Roma, non solo per il rigore procurato, ma anche con un paio di tiri pericolosi.

Per me è stata una partita molto bella, tutta la squadra ha fatto una grande gara grazie ai miei compagni sono riuscito a fare male in contropiede, quando arriva il momento di allungare e cercare spazio devo farlo, è il mio gioco. All’inizio del campionato giocavo in maniera diversa, ora mi trovo meglio.

A mente fredda, che cosa ha imparato il Verona dalla gara dell’Olimpico, sulle proprie possibilità?

Io devo migliorare tecnicamente, devo fare tanto allenamento con la palla, questo mi manca, devo migliorare sui cross, me lo dice spesso anche Luca Toni (ride, ndr). Per quanto riguarda la squadra, dobbiamo credere che possiamo fare una grande partita, senza questa mentalità è difficile giocare. Siamo grandi calciatori e bisogna avere fiducia, che arriva dando il massimo durante l’allenamento in settimana. Sono sicuro che questa squadra può ancora dimostrare in campionato il suo lavore.

Dopo domenica scorsa si respira aria nuova, c’è fiducia e voglia di lottare fino alla fine. E’ così anche nella squadra?

La squadra lavora al 200 per cento, sempre. Anche per noi non è un momento facile, diamo il sangue in campo, ma ci manca un po’ di fortuna. Ma dobbiamo avere la testa giusta. Io sono sicuro che arriverà il nostro momento. E i tifosi, cosa posso dire, sono sempre con noi, sono i migliori del mondo.

Il prossimo avversario è il Genoa, per te che vieni dalla Samp è una partita speciale…

Quando sono arrivato in Italia alla Sampdoria non è stato facile, era il mio primo anno lontano dal mio Paese. Mister Rossi giocava con un 3-5-2, all’inizio è stato difficoltoso adattarmi ma sono cresciuto tanto tatticamente e fisicamente. Non ho mai giocato contro i rossoblù, e non ho giocato nemmeno il Derby di Verona. A Genova è una partita molto sentita. Spero di avere la possibilità di giocare e fare una grande partita per la squadra.

Secondo te che cosa bisogna ancora fare per regalare finalmente la vittoria al Verona? 

Dobbiamo entrare in campo con una mentalità positiva, dare il sangue in campo. Se giochiamo come abbiamo fatto nel secondo tempo con la Roma allora possiamo fare bene.

Mister Delneri ha detto che avrebbe lavorato molto sull’aspetto mentale della squadra, ci sta riuscendo?

Sì, certamente. Siamo grandi calciatori e giochiamo in un campionato importante, senza mentalità è difficile portare a casa i risultati, non ha senso aver paura di sbagliare qualcosa prima ancora di giocare. Nello spogliatoio c’è molto dialogo, parliamo tanto su cosa possiamo migliorare, riguardiamo le partite e ci confrontiamo, anche in campo durante le partite. Con chi mi trovo meglio? Ho legato un po’ con tutti, sono in camera con Gollini e ci piace parlare e scherzare insieme, quando non ascolta la musica (ride, ndr).

Che idea ti sei fatto di Verona come città?

Adesso fa un po’ freddo, ma sono abituato. (ride, ndr). E’ una città molto bella, nel tempo libero ho visitato l’Arena e altri monumenti. In Italia ci sono città molto belle, come Firenze e Roma, qua mi trovo molto bene.
La società ha dedicato ai tifosi un ringraziamento, definendoli unici. 

Nella tua esperienza hai mai conosciuto tifoserie come questa?
Quando in Polonia giocavo nel Polonia Varsavia e la squadra era retrocessa in quarta liga, i tifosi sono sempre stati con noi, ma non ho mai visto un attaccamento come i supporters veronesi. Sono sempre con noi, ci aiutano tanto in campo e posso soltanto ringraziarli per questo, mai visto nulla di simile.

Parliamo un po’ di Nazionale: hai esordito a vent’anni nella Nazionale maggiore polacca, e non vedi l’ora di tornarci…

Sì, ma in questo momento la mia priorità è l’Hellas Verona. Sono stato molto contento della visita del ct della nazionale polacca, mi ha fatto piacere. Penso a fare bene qui, poi si vedrà. Nawalka mi ha dato dei consigli su cosa migliorare, è stata una visita utile ed istruttiva.

Come immagini questi Europei un po’ sorprendenti, con l’esclusione dell’Olanda e rivelazioni come l’Islanda di Hallfredsson?

Secondo me in Europa ci sono tante nazionali forti, adesso sono arrivate all’Europeo squadre come l’Islanda che prima non erano in risalto, sono molto bravi, l’ho visto da come hanno giocato con l’Olanda. Anche l’Albania è forte, ovviamente la Polonia non è da meno, credo che anche la mia nazionale possa fare bene.

Oltre al calcio, quali altre passioni hai?

Domanda difficile, non gioco alla playstation (ride, ndr). Mi piace passare del tempo con famiglia e amici, faccio passeggiate con mia moglie e il cane, andiamo insieme a fare la spesa, ci piace guardare un film, cose normali.

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