“Oggi, come quando ero ragazzo, mi piaceva dormire. Lo facevo fino alle 10 o le 11 del mattino. Altrimenti in campo non rendevo. Guidolin dormiva in camera con me, povero lui. Era un ragazzo stupendo che è diventato anche un ottimo allenatore. Si alzava alle 8 per andare a messa e io gli dicevo che doveva fare tutto nel massimo silenzio perché non doveva svegliare il “re che dorme”. Poi alle 10 mi portava spremuta d’arancio, brioche e the. Non dimenticherò mai di quella volta che lo vidi uscire in punta di piedi”.
Zigoni a gianlucadimarzio.com