Hellas ad un passo dal baratro: cosa penserebbe il compianto Martinelli?

La lettera del compianto presidente Giovanni Martinelli, che in occasione dei 110 anni di vita del club di via Belgio scrisse il suo pensiero, letto in Arena dall’allora capitan Ceccarelli, stride con quello che sta passando oggi il Verona, sempre più agonizzante e ad un passo dalla serie B. Nella serata per i 110 anni di storia gialloblù, erano momenti di festa e di commozione per l’Hellas che tornava dopo tanti anni nella massima serie. Situazione odierna invece capovolta, con il Verona accompagnato dalla tristezza più assoluta in serie B. Di seguito riproponiamo il riassunto del pensiero di Martinelli, che pur stremato da un fisico che da lì a qualche mese lo avrebbe abbandonato, riponeva fiducia massima nell’operato di Setti:

“Rifarei tutto dall’inizio alla fine, non ci sono case, ville o conti correnti che gratificano come essere arrivati dalla serie C alla Serie A con questo tipo di cavalcata. Per questo devo ringraziare anche tante persone che mi sono state vicine in questi anni, ringraziare i Calciatori, lo Staff tecnico con in testa Mister Mandorlini, i nostri Tifosi, le Istituzioni, le Forze dell’Ordine, i Dipendenti, la mia Famiglia, tutta la Città, ma una persona in particolar modo va al di sopra di tutto: è il signor Maurizio Setti, ora Presidente e mio sincero amico.

Nel calcio ci sono tante chiacchiere e pochi fatti, Lui è una persona che ha dimostrato di fare i fatti. Ero sicuro di portare un Imprenditore serio ed onesto, alla guida di questa gloriosa società. Adesso chiedo a tutti di dare a Lui quella fiducia che avete concesso a me e vedrete che lui saprà come guidare la NAVE HELLAS”.

Con affetto,

Giovanni Martinelli

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