Vi ricordate come era arrivato il Verona di Juric alla prima di campionato di una stagione fa? Senza ritiro, con una squadra rivoluzionata rispetto all’anno precedente e con infortuni e calciomercato ancora da completare a farla da padroni.
In quell’esordio giocarono Çetin e Danzi, c’erano Tupta e Tameze trequartisti, Di Carmine la punta titolare. Era una squadra nuova con tantissime incognite e una sola certezza: il tecnico.
Oggi la situazione è diametralmente opposta. La squadra è quella della stagione scorsa con un paio di cambiamenti ma nulla più. Le certezze sono molte, se si eccettua il ruolo di laterale destro dove oggi sono infortunati entrambi gli interpreti. L’incognita stavolta è solo il tecnico, che non si sa che impatto potrà avere in un contesto, una rosa e un sistema di gioco plasmati dal suo predecessore.
Certo è che vanno in campo in 11 e sulla carta oggi quegli 11 danno molte più garanzie di quelli che pareggiarono 0-0 con la Roma una stagione fa. La speranza è replicare quell’ottimo esordio, se non addirittura fare meglio.
Parola finalmente al campo.
Damiano Conati