Tudor: “Loro sono durati mezz’ora alla nostra intensità, noi 90 minuti!”

Ecco le dichiarazioni di mister Tudor dopo il derby vinto.
“Anche oggi ho visto un bel Verona, siamo una squadra forte che ha raggiunto 40 punti e la salvezza e sono contento, questo era l’unico vero obiettivo nostro. Fa piacere averlo raggiunto così in anticipo, è stata una bella gara decisa dalla tripletta di un giocatore importante, siamo ancora più contenti perché non faceva gol da un po’ e si merita tutto il meglio”.
Abbiamo visto il vostro abbraccio a fine partita.
“A me è piaciuto di più l’abbraccio di squadra, dovreste conoscere Simeone per capire che persona è. Poi è un giocatore forte, è solo questione di momenti. Si è allenato bene in settimana, era sorridente anche oggi. Ha fatto grandi cose anche prima dei gol, sono stati bravi anche i suoi compagni. Lasagna, che è entrato benissimo, gli ha fatto un grande assist”.
Come avete vinto oggi?
“Oggi è stata questione anche di mentalità, se prendi gol diventa una partita diversa. Mi è piaciuto il fatto che fossero tutti dentro. Loro sono bravi, corrono tanto, ma poi noi siamo usciti, perché eravamo più bravi”.
Ora qual è il vostro obiettivo?
“Provare a vincerne più possibile, quello è il nuovo obiettivo”.
Come sta Barak?
“Ha avuto questo problema già nel primo tempo, poi all’intervallo ha detto che avrebbe voluto provare, ma poi ha chiesto il cambio. Ora è da valutare bene di che cosa cosa si tratta. Mi sembra che si tratti dell’anca ma non posso dirlo con precisione”.
Giudizio sui giocatori che di solito giocano meno?
“Ottimo, ma anche durante la settimana si allenano bene, oggi mancavano tre difensori e chi ha giocato al loro posto ha fatto una grande gara. Coppola ha appena compiuto 19 anni, non è facile giocare così a uomo con Henry, se lo è messo in tasca e gli fa onore. È un ragazzo serio e questa cosa gli farà bene”.
All’andata furono due partite in una. Anche oggi si è visto un doppio approccio.
“Non sono accordo, avremmo meritato di stravincere questa partita, anche con qualche gol in più. Loro sono durati per mezz’ora alla nostra intensità, noi 90 minuti. Non hanno creato occasioni, se non su calcio piazzato. Faccio i complimenti ai ragazzi, mi dicono che siamo salvi, ci devo credere”.
Un giudizio su Tameze?
“È importante per noi, sta facendo bene. È un ragazzo d’oro”.
Ha qualcosa da rimproverare ai suoi ragazzi?
“No, niente, prevedevo questa partita. Serviva attenzione. Noi poi siamo usciti”.
L’attacco del Verona è stellare. Ora cosa si augura?
“Mi auguro di vincere più partite possibili. A Firenze bisogna provare a vincere, così come con il Napoli in casa. Tra l’altro incontreremo tutte e quattro le pretendenti allo Scudetto: sarà uno stimolo in più e poi non abbiamo sbagliato nessuna partita con le big. Dobbiamo basarci sulle prestazioni, anche perché le ultime partite sono sempre molto difficili, tutti lottano per qualcosa”.
Teme cali di concentrazione come il Verona dell’anno scorso?
“Raggiunta la salvezza, potrebbe anche capitare, ma io sono sicuro che non sarà così. Io ci sono, i ragazzi anche e molti di loro c’erano anche l’anno scorso e non vogliono commettere lo stesso errore. Credo che non ci saranno problemi, lavoreremo allo stesso modo. Poi vedremo cosa raccoglieremo. Sembra che siamo in una via di mezzo, ma non è così e poi io voglio vincere sempre! Io punto alla vittoria anche quando gioco a carte con mia figlia”.
E che dire di Coppola? L’ha soddisfatto?
“Non soddisfatto, di più. Anche Sutalo ha fatto un partitone. Questa è una vittoria nella vittoria, non è facile giocare a uomo a tutto campo. Coppola, come detto, ha messo l’avversario nella tasca, Bosko ha fatto una gran partita. Loro hanno creato solo su calci d’angolo e palle buttate in area”.
Dopo il gol di Okereke c’è stata subito una risposta di squadra.
“Si sentiva che potevamo vincere oggi. Eravamo più bravi. Se la mettiamo sull’agonismo la qualità dei giocatori esce sempre. Nel finale poi Lasagna ha fatto un grande assist, ma mi spiace non abbia segnato, perché se lo meriterebbe”.
Come sta Retsos?
“Per Retsos è un problema agli adduttori, spero non sia grave. Lo valuteremo con calma”.
L’asticella adesso dove porta?
“Mi auguro solo di vincere più partite possibili e non fermarci adesso”.
E ora si può pensare al rinnovo del suo contratto?
“Il mio contratto non è un probl… non è un tema adesso da affrontare. Pensiamo a continuare a fare bene”.

D.Con.

Sono nato a Verona nel 1982, sono sposato e ho tre bellissimi bambini. Laureato in Scienze della comunicazione, sono iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 2005. Giá collaboratore di molte testate locali, presidente di una società di basket, ho vissuto tre anni in missione in Brasile e attualmente lavoro come operatore sociale in Caritas Verona.

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