Tudor: “Grande Verona! Il mio futuro? Dopo il 22 maggio”

Ecco le parole di Tudor nel dopo gara di Bergamo.

“Abbiamo fatto una bella gara, sono veramente contento. Non è mai facile venire qua a Bergamo e fare i tre punti”.

Potevate chiuderla prima?

“Certo. Quella di Lazovic era l’occasione per chiudere la partita. Nel calcio è sempre così, cambia tutto in cinque minuti. Quando stai andando forte devi chiuderla. E invece dopo è arrivato il 2-1 e si è giocato fino alla fine”.

Avete ribaltato esattamente il risultato dell’andata.

“A Verona sicuramente abbiamo fatto una buona prestazione, siamo contenti per come abbiamo giocato anche oggi, abbiamo raccolto tre punti, non è mai facile farlo qua. Faccio i complimenti ai ragazzi, vogliamo finire bene questo campionato. Mancano ancora poche partite, ci sono le giuste motivazioni. Ognuno vuole fare bella figura, è giusto che i ragazzi abbiano dato tutto”.

Cosa significa per lei finire bene?

“Finire bene a livello di prestazione. La qualità c’è, bisogna sempre avere l’obiettivo di fare la prestazione e non pensare al contrario”.

Avete già programmato il futuro di questo Verona?

“No, ci mettiamo a tavolino quando finirà il campionato. Non commento sulla mia permanenza, dobbiamo finire nel migliore dei modi”.

Quindi quando possiamo farle la domanda sulla sua permanenza?

“All’ultima giornata, a Roma dopo la partita con la Lazio. Finora non ci siamo incontrati col direttore e col presidente. È giusto lavorare e poi parlare”.

Torniamo alla partita di Bergamo. Come l’avete preparata dopo la sconfitta con l’Inter? 

“Non mi piaciuto il primo tempo di San Siro, ma ci sta, devi stare compatto. Durante la settimana abbiamo lavorato bene, dobbiamo andare forte anche senza palla. Abbiamo concesso un po’ di più all’Inter, ma ricordo che non abbiamo giocato contro i dilettanti”.

A Bergamo avete giocato un po’ con le armi di Gasperini?

“È un maestro, è un visionario. In pochi hanno fatto queste cose nel mondo del calcio. È giusto prendere le cose che ti piacciono, poi bisogna crederci. Per me Gasperini è a livello di Guardiola e Simeone, lo metto a quel livello lì. Non ha avuto l’opportunità di allenare una grande squadra, altrimenti avrebbe fatto cose importanti a livello mondiale”.

E il Verona? Può ambire all’Europa?

“Abbiamo avuto pochi periodi negativi, è una cosa che va notata. Non abbiamo mollato mai nemmeno dopo aver raggiunto i 40 punti”.

Un commento su Barak? 

“È un giocatore chiave, anche lui vuole prendersi qualche rivincita, è un giocatore importante”.

Come è possibile che Igor Tudor alla Juve facesse il vice del vice di Pirlo?

“Stavo bene. Con Andrea si è lavorato bene e abbiamo fatto delle cose buone. Bisogna poi prendere le cose col tempo”.

 

Damiano Conati

Sono nato a Verona nel 1982, sono sposato e ho tre bellissimi bambini. Laureato in Scienze della comunicazione, sono iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 2005. Giá collaboratore di molte testate locali, presidente di una società di basket, ho vissuto tre anni in missione in Brasile e attualmente lavoro come operatore sociale in Caritas Verona.

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