Damiano Conati
Si chiude. Oggi è l’ultima occasione per cambiare qualcosa in una rosa che sostanzialmente è buona così com’è.
Fusco sa benissimo che inserendo un nome importante, darebbe entusiasmi nuovi all’ambiente e soprattutto inizierebbe a costruire la squadra per l’anno prossimo, ma questo grosso colpo non ci sarà.
Per due motivi: uno per la mancanza di spazio in rosa nella lista dei 18, l’altro per non destabilizzare i tanto acclamati equilibri di squadra.
Facciamo comunque delle ipotesi. Se dietro e in mezzo al campo sono tutti intoccabili, davanti c’è un po’ di sovraffollamento. Ma Troianiello è amuleto, uomo spogliatoio e anche l’unico vero esterno destro di ruolo del gruppo, mentre Gomez è bandiera, quindi fuori dai 18. Siligardi non ha mai convinto, ma Pecchia è sempre stato suo grande estimatore. E Ganz? Il presidente Setti ha detto che non si muoverà, ma il figlio d’arte è l’unico che potrebbe cambiare casacca, essere sostituito nel ruolo di vice Pazzini da Gomez e Cappelluzzo, e liberare uno spazio per un nuovo esterno d’attacco: Giannetti in uscita da Cagliari o Ciano in vendita in un Cesena bisognoso di liquidi. È fantamercato. Ganz resterà, Giannetti andrà al Chievo e Foschi venderà Ciano al compratore più ricco. Però sognare non costa nulla.
Il Verona quindi oggi andrà a Milano per quattro operazioni. Greco che dovrà firmare con il Bari, Albertazzi da cedere in prestito possibilmente in Serie B (Novara?), valutare i pro e i contro di un addio in prestito di Fares e l’acquisto di un giovane terzino in prestito, magari mancino, magari già con qualche gettone nel calcio che conta.
Fatte queste operazioni, Fusco inizierà a pensare al domani, come fatto con l’acquisto di Brosco per giugno.
Per questa stagione al tifoso gialloblù non resta che sognare un grosso nome fino a stasera. Sapendo che ogni tanto i sogni diventano realtà.