di Massimo Recchia
Erano anni tristi quelli in cui al pomeriggio si viaggiava a pane e zucchero o pane ed un filo di confettura.
Venne poi la rotella, in volgo girella. Ma sempre di rotella si parlava. Qualcosa ha rotto l’asse temporale in Verona Sassuolo eludendo decine e decine di merende ai nostri figlioli. Luca non produce più rotelle, si incazza, alza il pugno di sfida alla Pavesi ed alla Barilla e non ne produce più. Ragazzi in preda al panico, come topi in attesa del sacrificio, rivogliono l’antica quanto benefica merendina roteante dal maestro pasticcere Luca da Pavullo. Lui ascolterà i suoi clienti, soprattutto se bimbi tristi e malinconici come oramai siamo diventati noi. Luca, ridacci la rotella! Anche scaduta va benissimo, male che vada un po’ di fasoles mexicanos riporteranno tutto in linea della panza da campeon.