Agostini: “Siamo sulla strada giusta”

Le dichiarazioni del difensore gialloblù, Alessandro Agostini, rilasciate durante la conferenza stampa alla ripresa degli allenamenti.

POSSIAMO ANCORA CRESCERE
“La nostra continuità? Visti gli ultimi risultati, stiamo trovando la strada giusta. Bisogna continuare così, il campionato è lungo ma le recenti prestazioni ci fanno ben sperare. Dobbiamo lavorare sodo ogni giorno, perché possiamo fare di più. La consapevolezza si costruisce attraverso allenamenti e risultati, solo così si può vedere il reale valore di questa strada. Un mio bilancio fino a ora? E’ positivo, quest’anno è un campionato particolare, diverso dallo scorso anno. Non siamo più una sorpresa, tutte le squadre sanno di incontrare un formazione tosta e sono portate a dare di più, per noi diventa tutto più difficile. Possiamo ancora migliorare, ma questo è normale. Il nostro obiettivo? Resta la salvezza. Ogni anno è diverso dall’altro, pensiamo a raggiungere i 40 punti e poi vedremo il resto. Un eventuale difesa a 5? Se c’è l’atteggiamento giusto si può fare tutto, basta calarsi nella mentalità e avere voglia di sacrificarsi. I numeri cambiano poco, qualche volta si può utilizzare anche questo modulo”.

IO, ALESSANDRO AGOSTINI
“Io ancora senza gol? Per qualcosa dovrò pur essere ricordato, e ho scelto questa strada (ride, ndr). A parte gli scherzi non mi è mai capitato di segnare, non so se il gol arriverà, ma per me non è assolutamente un problema. Tante volte ci sono andato vicino, e un po’ per la mia non bravura nello sfruttare le occasioni, e un po’ per sfortuna, le cose sono andate male. Sono comunque felicissimo, andiamo avanti. La concorrenza nel mio ruolo? Ci sono ottimi calciatori, cerco di farmi trovare pronto, quando vengo chiamato in causa do il massimo per i miei compagni e per la squadra, questo è l’atteggiamento giusto. Le mie prestazioni? Non mi piace giudicarle, bisogna chiedere a Mandorlini. Vedendo i miei compagni capisco che siamo un gruppo di ottimi calciatori, non ci sono grosse differenze ma ogni allenatore ha le sue idee. Con chi mi trovo meglio come esterno offensivo? Con Jankovic ho giocato di più, Lazaros a Milano ha disputato la sua seconda partita e ha fatto bene. Quest’ultimo ha grandi qualità, si deve abituare a difendere ma per me non ci sono grosse differenze”.

SAVIOLA E MARQUEZ, DUE CAMPIONI
“Saviola? A San Siro ha fatto una giocata da campione, quello che lui è. Lo contraddistingue l’umiltà, veramente eccezionale. Si allena sempre e bene, è da esempio per tutti e non è un caso che sia diventato quello che è. E’ un signore vero e proprio. Di panchina ne ho fatta tanta anch’io, da questi momenti ci passano tutti. E’ difficile, devi tenerti le cose dentro e sfogarti quando vieni chiamato in causa. Magari ero più giovane di lui, però capita. Rafa Marquez? Vale quello che ho detto per Saviola, non credo abbia avuto difficoltà a inserirsi, si vede da lontano quello che è e quello che vale. Nico Lopez? Sta facendo bene, ha grandi qualità e fa gol. Per un attaccante è fondamentale. Speriamo continui così perché può diventare un top player. Luna? E’ un ottimo calciatore, ha qualità importanti. Peccato che non riesca a giocare, ma queste sono decisioni dell’allenatore. E’ un professionista serio, si allena bene, spero possa dimostrare il suo valore”.

FIORENTINA? SARA’ DIFFICILE
“La partita con la Fiorentina? A Firenze ho fatto le giovanili e ho esordito in Serie A. Sarà una bella battaglia perché è una grande squadra, ricca di calciatori importanti. Sarà difficile, cercheremo di preparare bene la partita e speriamo di trovare la vittoria”.

CON L’INTER UNA PARTITA POSITIVA
“La sfida di San Siro? Nel primo tempo abbiamo fatto subito gol, però sono stati 45 minuti difficili. Loro hanno spinto e noi ci siamo difesi bene. Nel secondo tempo è andata meglio e la vittoria ci poteva anche stare. Abbiamo agguantato il pareggio, avuto delle occasioni ma l’andamento della partita è stato positivo. E’ impensabile andare a Milano, passare in vantaggio e dominare la partita. Noi dobbiamo imparare a conoscere i momenti della gara, ma alcune volte centra anche la bravura dei calciatori altrui. A volte ci sono anche componenti mentali, loro sono stati pericolosi e bravi, per questo ci stava aspettarli”.

GRAZIE VERONA
“Verona mi ha dato tantissimo, sono arrivato da una situazione difficile ed è stata dura ripartire. L’ambiente mi ha aiutato, oltre alla forza che ci ho messo io. Ormai la mia famiglia abita in Sardegna e non si vuole spostare. I bambini vanno a scuola e hanno delle abitudini consolidate, quando sarà il momento tornerò là. La pesca? E’ una passione che ho, in Sardegna c’è un bel mare e mi piace uscire con gli amici. E’ un bel modo di passare una giornata diversa e rilassarsi. Il mio futuro? Valuteremo con la società, vediamo un po’ ma ancora non so niente. Vedrò più avanti”.

Fonte: Ufficio Stampa H. Verona FC

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