Allo scadere del primo tempo, Martinez ci punisce e lo svantaggio non è l’unica note dolente. Dopo il gol granata l’Hellas si schiaccia ancora una volta nella propria metà campo e non lascia intravedere nulla di buono. Il Verona vive più sulle intuizioni di Tachtsidis, oggi in forma, che su armoniose azioni corali. Difetti che ormai paiono endemici in una formazione sempre più involuta dal punto di vista mentale.