Il Verona si appresta a salire sul terzo treno consecutivo di serie A. Un altro giro sulla giostra del massimo campionato italiano. Un’altra avventura da bere tutta d’un fiato, aumentando i battiti ad ogni piè sospinto e ad ogni pallone scaraventato nella porta avversaria. Il glorioso Hellas riparte da Luca Toni, imprescindibile terminale d’attacco perché (ma non solo) attuale capocannoniere in carica. Sul ponte di comando ancora Mandorlini, oggi come ieri alle prese con una squadra profondamente modificata negli interpreti. Tredici nuovi innesti e quel Pazzini da integrare quanto prima negli schemi d’attacco. Con il Foggia qualcosa si è già intravisto. Il 4-3-1-2 con Siligardi dietro le punte non è dispiaciuto affatto: l’ex labronico garantisce fantasia e rifornimenti costanti. Il tempo affinerà gli ingranaggi ma se il buongiorno si vede dal mattino…
Un modulo adatto per cambiare anche l’atteggiamento difensivo e contrastare l’avversario già dalla nostra trequarti offensiva. Se poi nel motore verrà riproposto lo stesso Romulo di sabato, allora il tasso tecnico crescerà ancora e la retroguardia scaligera respirerà ulteriormente. Aspettando Winck, Helander e il virgulto della Primavera Fares, ci godiamo sulla mancina il francese Souprayen, concreto quanto basta in difesa ed in generale disciplinato e attento a rispettare gli ordini impartiti dal tecnico di Ravenna.
La Roma incombe: sabato ci aspetta un esordio proibitivo ma non impossibile. Già da stasera – ore 18.00 – Mandorlini sarà sul campo con i suoi ragazzi a preparare trappole per fermare le furie giallorosse. Inaugurare la stagione con un risultato positivo manderebbe in visibilio i tifosi. Con un po’ di fortuna (che nel calcio non guasta mai) possiamo provare a fermare la prima “big” e centrare il colpaccio.
Michele Coratto
Foto: Francesco Grigolini – FOTOEXPRESS