Queste le dichiarazioni di Osvaldo Bagnoli alla GdS:
“Sia Verona che Ferrara sono parti importanti della mia vita, a Verona ho conosciuto mia moglie Rosanna e ci vivo ancora oggi, poi Fanna e Sacchetti che partecipano alla nostra associazione (Mus-e Verona Onlus, contro il disagio infantile), mentre a Ferrara ho trascorso tre anni bellissimi e la mia seconda figlia, Monica, è nata lì.
Domenica scorsa ho visto la Spal un po’ stanca dopo un campionato di vertice dispendiosissimo, il Verona invece adesso è lì e deve star attento a fare gli ultimi punti.
Il principio della “sberla”? Era un modo per caricare l’ambiente quando si dovevano affrontare i più forti, dicevo ai miei giocatori di non aver paura, di fare la partita e di cercare di vincere. Da giocatore era in quelle partite che cresceva in me la voglia di segnare: le sberle, nella mia filosofia, sono i goal.
Sabato sarei felice se Spal e Verona prendessero a sberle Ternana e Carpi”.