Bravo Setti: rigore e risultati ti stanno dando ragione

Il Milan, per bocca di Galliani, parla di prelazione morale per prelevare dall’Atalanta Baselli (mica Leo Messi), il Parma si accinge a cambiare ancora proprietà e, forse, a fallire e in serie B il Brescia ha i conti in rosso. Disastri economici esplosi o sfiorati e dirigenti ovunque attenti ai bilanci. In questo mare tempestoso e con avvisi ai naviganti per nulla confortanti, la barca gialloblù tiene una rotta invidiabile con risultati sportivi in linea con gli obiettivi stagionali in regime di austerità. Tutti contenti? Ma neanche per sogno: il paradosso è il serpeggiante malumore che si avverte dopo la chiusura del calciomercato. Sì, è vero, le trattative sono state tutt’altro che entusiasmanti ma di questi periodi dobbiamo accontentarci. Il caos ducale dovrebbe responsabilizzarci e raddrizzare il tiro sui giudizi alla Società di via Belgio. Il Parma sta fallendo e i tifosi veronesi dovrebbero conoscere bene cosa significhi. Ricordiamoci del declino di Chiampan, andato in rovina per aver ascoltato la piazza e non aver venduto i suoi campioni a dispetto dei santi, della “Invest” o degli anni bui di pastorelliana memoria. E non andiamo neppure a rivangare l’incubo della Lega Pro. Non serve. Ricordiamo solo a tutti i tifosi che non tanto tempo fa ci portavano a Verona gente come (con tutto il rispetto), Evans Soligo, Max Vieri o Luca Matteassi e ce li confezionavano come acquisti di un certo spessore. Pensiamo a quando il Verona assomigliava ad una scatola cinese, zeppo di prestiti secchi, girati più per accattonaggio molesto di sedicenti ex uomini mercato gialloblù. Ecco, quando ci viene voglia di contestare e di non essere contenti dell’attuale cammino dell’Hellas, ripensiamo al Verona di qualche anno fa. Senza dimenticare di buttare un occhio al fallimento sportivo (non ancora societario, almeno per il momento), del Parma. Farà bene a tutti.

Michele Coratto

Sono nato a Verona nel 1982, sono sposato e ho tre bellissimi bambini. Laureato in Scienze della comunicazione, sono iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 2005. Giá collaboratore di molte testate locali, presidente di una società di basket, ho vissuto tre anni in missione in Brasile e attualmente lavoro come operatore sociale in Caritas Verona.

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