Bunker Moras

Ha accettato di scendere in serie B e ha aiutato l’Hellas a tornare nel Gotha del calcio italiano: Vangelis Moras rappresenta la faccia bella del football. Quella del calciatore che non molla e che suda ogni conquista. In Italia: Bologna, Cesena e Verona. Prima dell’approdo sulle rive dell’Adige era retrocesso in B con i romagnoli e sembrava sulla via del tramonto. Invece ha saputo rigenerarsi ed iniziare una nuova giovinezza nella città di Giulietta. Quest’anno in particolare, “Lele” ha trovato una reattività straordinaria, sempre attento e decisivo in marcatura. Che abbia tratto beneficio dalla vicinanza di Marquez può essere vero ma in ogni caso un Moras così è stratosferico. Ciliegina sulla torta, nell’ultima gara con il Cagliari l’esperto difensore ellenico si è pure inventato terzino destro; un ruolo per lui astruso anche se non troppo: qualche approccio sulla fascia Moras c’è l’ha già avuto ai tempi di Bologna, quando, per trovare continuità di prestazioni, accettò di giocare da terzino. Se la difesa concede poco il merito è anche suo. Bravo nel gioco aereo e nelle chiusure, per caratteristiche fisiche e tecniche ricorda lo storico stopper dello scudetto Silvano Fontolan: un baluardo insormontabile e di dicuro affidamento per Bagnoli come Moras lo è per Mandorlini. Una garanzia.

Michele Coratto

Michele Coratto si diploma al Liceo Classico “Scipione Maffei” e si laurea in Scienze della Comunicazione a Verona. Giornalista dal 2011, collabora con la Redazione Sportiva de L'Arena ed è Direttore Responsabile di Hellas News.

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