Calvano e quei prestiti che brillano

Damiano Conati

Nonostante le vicessitudini e le difficoltà della prima squadra, la società Hellas Verona può dirsi soddisfatta del percorso di maturazione e crescita di molti ragazzi che fino a qualche mese fa militavano nel proprio settore giovanile. Stiamo sicuramente parlando dei vari Zaccagni, Cappelluzzo e Fares che quest’anno hanno avuto un buon minutaggio in Serie B, ma anche di alcuni prestiti che stanno dimostrando di domenica in domenica che potrebbero meritare una chance in gialloblú.

Il più sorprendente è di sicuro Bearzotti (21 anni) che ad Arezzo, dopo un inizio balbettante, è diventato elemento insostituibile, tanto che l’Hellas gli ha blindato il contratto fino al 2020. C’è poi Checchin (20), che Mandorlini aveva fatto debuttare in A nel delicato ruolo di regista basso: il ragazzo sta facendo bene nel Prato, anche se sta pagando la stagione non proprio felice dei toscani. Boni (22) a Pistoia sta finalmente trovando minuti e buone prestazioni in questo periodo e anche Riccardi (21), appena prestato al Sudtirol, sta cercando di dimostrare tutto il suo valore. 

Ma il giocatore che sicuramente ha più sorpreso quest’anno è Simone Calvano (24) che ormai giovane non lo è più, ma che a suon di grandi partite alla Reggiana è diventato uno dei migliori centrocampisti della Lega Pro. Di proprietà dell’Hellas, con il contratto che scade a giugno 2018, il portale tmw ha intervistato il suo agente, Carlo Alberto Belloni.

 “Alla Reggiana è in prestito con diritto di riscatto e controriscatto. Il suo futuro ovviamente dipenderà dal club scaligero: il destino di Simone potrebbe cambiare se il Verona il prossimo anno sarà in A, come tutti speriamo, o in B”.

Se il Verona non dovesse salire, Calvano sarebbe sicuramente confermato in gialloblù, anche perché ha già attirato l’interesse di molte squadre cadette. “A gennaio – continua l’agente – abbiamo ricevuto due offerte da club di B: sul piatto c’era un triennale ma, alla fine, abbiamo preferito restare a Reggio Emilia per completare il percorso”.

Nonostante alcune sbandate, il Verona non ha mai venduto Calvano in questi anni, consapevole della sua forza e nella speranza che un giorno potesse sbocciare. Forse adesso è arrivato il momento giusto. “Simone ha fatto degli errori di gioventù che ha pagato a caro prezzo, se ne è reso conto ed ora è più maturo ed è diventato uomo: oggi è un giocatore completo, una mezzala capace di fare la doppia fase egregiamente. Può ambire a palcoscenici importanti e non mi stupirei se tra un paio d’anni si dovesse riparlare di lui in serie A: la strada, ovviamente, è ancora lunga ma Simone ha finalmente trovato la via giusta”.

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