Campanharo: “Il derby è la partita più importante”

Non fa ora ad entrare dall’ingresso e subito viene sommerso dagli applausi. Gustavo Campanharo non se l’aspettava, si guarda intorno, è un po’ colpito. “Accidenti, siete belli carichi!” esclama subito. Mercoledì 22 aprile il portiere gialloblù è stato ospite della scuola media “A. Manzoni” di Povegliano Veronese. Il centrocampista gialloblù è salito in cattedra per una lezione rivolta ad un’ottantina di ragazzi della terza media. L’incontro rientra nell’ambito del Progetto Scuola 2014-15, promosso dal Settore Giovanile e dalla Scuola Calcio dell’Hellas Verona FC con la collaborazione della Facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Verona.

 

Campanharo si è presentato raccontando la sua esperienza calcistica: “Ho fatto le giovanili nella Fiorentina, poi sono tornato in Brasile. Giocavo nel Bragantino e durante una gara con il San Paolo il direttore sportivo Sean Sogliano mi ha notato e mi ha portato qui a Verona. Per me è un onore indossare i colori gialloblù, il Verona è una squadra molto importante, mi trovo molto bene. Il mio sogno è quello di riuscire un giorno ad arrivare in un top club”.

 

Il gialloblù non ha nascosto i sacrifici necessari per intraprendere la carriera del calciatore: “E’ dura salutare la famiglia quando si è molto giovani, a volte sento la mancanza della mia famiglia”. Ciò nonostante, ci sono anche molti lati positivi: “Fin da piccolo ho sempre voluto essere un calciatore, è sempre stato il mio sogno, non ho mai pensato a cosa avrei potuto fare. Sono contentissimo di essere in una squadra che gioca nella massima serie, credo che sia l’obiettivo di ogni calciatore. Cosa faccio quando non sono in campo? Mi piace giocare a tennis, durante le vacanze mi diletto in questo sport. Quando sono a casa mi piace giocare a Fifa con la PlayStation, ho un personaggio personalizzato”. Una vita per il calcio, ma senza tralasciare l’importanza dei banchi di scuola. “Studiare è molto importante, ciò che non ho imparato sul campo da calcio l’ho appreso a scuola. Questi due elementi insieme mi hanno aiutato a crescere”.

 

Ed ecco il consiglio che Campanharo ha dato agli studenti impegnati con i mille dubbi sull’orientamento scolastico: “A me piace tantissimo il calcio, non lo vedo come un lavoro ma come un hobby. Penso che bisogni sempre cercare di fare ciò che più ci piace”. “Ma come si fa a diventare un calciatore?”, la domanda degli studenti. “Vi darò il consiglio che tempo fa diedero a me: allenatevi tanto e seguite il vostro sogno. Se questo è il vostro desiderio, soltanto voi potete realizzarlo”.

 

Prima di salutarsi, i ragazzi hanno voluto sapere come i gialloblù si stanno preparando alla partita contro il Chievo. “E’ una partita diversa da tutte le altre, per noi è la più importante”, ha spiegato Campanharo. “Ci stiamo allenando molto, sarebbe bello riuscire a vincerlo”.

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