Cerci-Pazzini-Kean, il tridente salvezza

Cerci-Pazzini-Kean, questo il trio che ha permesso al Verona di rimontare il Torino e pareggiare una gara che sembrava già archiviata.

Le tre punte, giocando insieme, hanno dimostrato di poter alzare vertiginosamente la capacità dei gialloblù di offendere l’avversario.

Pazzini, dopo i mugugni iniziali, sembra aver ritrovato la forma migliore, anche dal punto di vista psicologico. Dal momento del suo ingresso in campo la gara è cambiata e si è visto un Verona più sicuro dei suoi mezzi, capace di aggredire con convinzione il Torino e di essere, finalmente, realmente pericoloso sottoporta. La freddezza nel trasformare il rigore decisivo conferma che il Pazzo c’è e che il Verona non può più prescindere dal suo capitano.

Cerci, vuoi per la voglia di dimostrare alla sua vecchia piazza di essere ancora un giocatore importante, vuoi per una forma fisica che di giornata in giornata migliora, ha messo lo zampino in tutte le iniziative gialloblù, mettendo in campo un mix di qualità e quantità che alla lunga ha fatto la differenza.

Infine kean. Nonostante la sua giovane età, ha dimostrato di essere in grado di garantire quella fisicità e quell’imprevedibilità che forse mancavano al reparto avanzato. Solo giocando potrà crescere e, se le premesse sono queste, il suo contributo alla causa scaligera sará fondamentale.

Starà a Pecchia essere in grado di gestire al meglio le tre migliori frecce (aspettando Seung Wo Lee e il miglior Verde) che l’attacco del Verona ha nella sua faretra. Se ci riuscirà, forse l’obiettivo salvezza diventerà un po’ meno irraggiungibile.

Federico Messini nasce a Villafranca di Verona il 15/05/1990. Studente in lettere moderne presso l'Università degli studi di Trento. Scrittore e cantautore ha all'attivo due pubblicazioni : "Il gioco degli spiccioli" uscito nel 2013 e "Il doppiatore" uscito nel 2016.

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