Sono due oggi i giocatori fuori lista, senza contare gli infortunati di lungo corso Badu e Checchin, che torneranno a disposizione solo a gennaio.
Due over che dovranno essere ceduti, altrimenti staranno fino al prossimo calciomercato fuori rosa. Oltre a loro c’è Saveljevs, su cui il Verona crede molto, nazionale lettone, che al momento si sta allenando da fuori quota con la Primavera. Se infine dovesse arrivare un attaccante nuovo, allora ci sarebbe un terzo over da piazzare.
Sono tanti i nomi in uscita, anche tra gli under, e in questi giorni D’Amico si concentrerà proprio sulle partenze. Bessa è il nodo da scegliere, ma, non dovesse partire, sarebbe un grande acquisto. La valigia è pronta da due mesi, per il Verona ci sono pochi dubbi sulla sua permanenza. Di Gaudio, Ragusa e Tupta sono in cerca di sistemazione in Serie B. Rispettivamente Pescara, Livorno e Cosenza sono sulle loro tracce, ma i contratti di Di Gaudio e Ragusa sono fuori portata per queste compagini. Probabili dei prestiti gratuiti con il Verona che dovrà pure contribuire con una parte di stipendio. Era in vendita anche Crescenzi, ma con il suo nuovo infortunio sembra aver rinviato la partenza a gennaio. Sono sul mercato anche Empereur (con il Bologna nemmeno in panchina) e Marrone, ma difficilmente partiranno e resteranno, da riserve, in gialloblù.
E in entrata? Salcedo e Pessina ci sono e non occupano spazi in lista essendo under. Barrow rimane congelato in attesa delle cessioni a Verona e di un nuovo attaccante a Bergamo. E poi manca il bomber: due, tre nomi sul taccuino di D’Amico. Un obiettivo fisso: Simeone. Poi qualche idea intrigante come Babacar, un posto da extracomunitario appena liberato eventualmente per Bony e un paio di nomi di riserva, come Paloschi, giusto per non restare a mani vuote il 2 settembre. Ce n’è per tutti i gusti. Sarà una settimana rovente, probabilmente quella che ci dirà quanta salita ci sarà per l’Hellas per raggiungere la salvezza.
Damiano Conati
