La conferenza stampa di Rafa Benitez

CRITICHE ESAGERATE SULLA SCONFITTA DI BERNA – “Credo che, dopo tre vittorie di fila, un pareggio a Milano e una sconfitta in Europa League, su un un campo sintestico, mi sembra esagerato dire che non è la strada giusta, questa. Io sono qui per creare qualcosa di diverso, voglio vincere le partite e creare una struttura e una mentalità per vincere sempre, non una volta ogni venticinque anni”.

IO E ADL – “Parlo spesso con il presidente, gli ho chiesto se vuole venire qui a Castelvolturno, è sempre il benvenuto”.

FIDUCIA NELLA SQUADRA – “Ho fiducia e sono convinto che questa squadra abbia tanta qualità e presto tornerà a vincere controllando le partite”.

CAMMINO IN EUROPA LEAGUE – “Cosa ha fatto il Napoli due anni fa in Europa League? Noi siamo professionisti. Per me è importante, io sono il tecnico che ha più partite in Europa League. In spagnolo diciamo nuotiamo per morire sulla spiaggia, vogliamo una squadra che sfrutti la rosa ed arrivi sulla spiaggia per prendere un trofeo e non dare tutto e poi morire. La gara era sotto controllo, se Mertens fa gol cambia tutto, ma abbiamo avuto il problema che succede da un pò con un gol subito e la mancata reazione. Sui tifosi dico che un tecnico che arriva a Napoli e va a vedere la città e fa da guida turistica non hanno dubbi sul mio attaccamento, credo si sia esagerato tanto, non ha senso mai e non ha senso con uno staff come il mio che lavora tanto”.

ROSA COMPETITIVA – “Credo che la rosa è buona. Io vedo le partite delle altre squadre e vedo tanti difetti. La nostra non ha il livello dell’anno scorso, perchè è successo qualcosa che non abbiamo ancora digerito. Nel primo tempo con lo Young Boys avevamo la partita sotto controllo. La squadra sta tornando al livello dell’anno scorso”.

PROTESTA DEI TIFOSI – “Dopo la partita ci sono rimasto male per la sconfitta di Berna. I nostri tifosi sanno che quella protesta non è stata positiva”.

LE PROSSIME TRE PARTITE – “Le prossime tre partite saranno difficilissime e tutti vogliono dare il massimo contro di noi. Abbiamo fiducia nella nostra squadra”.

CALLEJON – “E’ uno dei calciatori più forti che sono arrivati in Italia negli ultimi venti anni ed è qui per vincere. Sono certo cher andrà in nazionale. Non ho parlato con Del Bosque, ma la stampa spagnola dice così”.

IL PROGETTO VA AVANTI CON O SENZA ME – “Quando io parlo di progetto, penso al centro sportivo, al settore giovanile, allo stadio, alla rosa che è più giovane e ha più qualità di due anni fa. Tutti vogliamo vincere tutte le partite ma lo Young Boys è solo una partita di tutta la stagione. Lavoriamo ogni giorno e parlo ogni con Bigon per migliorare la rosa e le strutture. Facciamo di tutto per migliorarci e per migliorare una città internazionale. Lo Young Boys non era determinante”.

CONTINUERO’ SULLA MIA STRADA – “La squadra, l’anno scorso, arrivava in campo con personalità ed aveva più fiducia. Non mi è piaciuto il primo tempo di Milano, meglio nel secondo. Abbiamo lavorato su una partita che dovevamo gestire meglio. Se lo facciamo la squadra sarà più solida e arriveranno anche i gol di Higuain e Hamsik. Preferisco vincere le partite, ma voglio farlo giocando bene”.

COSE NON VERE SULLA CONTESTAZIONE – “Alcuni giornali hanno esagerato, non hanno scritto la verità. I tifosi sanno poi che comunque l’atteggiamento non è accettabile. Continuerò sulla mia strada: fare calcio propositivo pensando a lungo termine, a vincere un trofeo per esempio”

RITORNARE AL GIOCO DELL’ANNO SCORSO – “Abbiamo creato qualche occasione, forse c’era un rigore su Hamsik ma dobbiamo essere più forti, giocare su quel campo è difficile ma l’avevamo preparata bene. I calciatori devono capire il calcio come hanno fatto l’anno scorso, solo così sarà possibile risolvere tutti i nostri problemi”.

CRESCITA DEL CLUB – “Ribadisco che lavorare sulle strutture significa dare futuro al club a prescindere dalla mia presenza. Prendere giocatori forti significa portare a Napoli elementi utili per qualsiasi modulo. Lavoro con Riccardo che è il direttore sportivo, qui non abbiamo il manager che fa tutto. Lavoriamo insieme, migliorare la struttura con una piscina, con un campo più adatto sarebbe utile a tutti gli allenatori che verranno. La crescita della società si può fare con Benitez o no, voglio preparare la base, con un settore giovanile che deve crescere”.

COSA MI ASPETTO DEI TIFOSI – “La strada giusta è non mettere pressioni alla squadra, farla giocare tranquilla. Dobbiamo essere più solidi, migliorare da questo punto di vista. Preferisco vincere le partite ma sul lungo termine la strada è giocare bene”.

TANTI IN RITARDO DI CONDIZIONE – “Michu e De Guzman? Non solo loro stanno in ritardo di condizione. Se mancano i gol è perchè gli attaccanti non sono precisi. Qualcuno è tornato dal Mondiale. Michu, de Guzman devono ancora adattarsi. Tanti giocatori che c’erano l’anno scorso stanno giocando tanto e i nuovi devono dare una mano, ma chi deve fare la differenza sono quelli che già c’erano. Se arriva Koulibaly e fa bene ci aiuta, ma la differenza devono farla i ‘vecchi’ come Albiol, Higuain, Hamsik e altri. Non chiederei mai ad un calciatore che non gioca da un mese che deve giocare al 100%”.

ALBIOL E HIGUAIN – “Albiol e Higuain sono tornati tardi per il controllo antidoping, non perchè li abbiamo lasciati lì, come ha scritto qualcuno. L’argentino ha fatto un lavoro specifico, così come lo fa Zapata, Michu e Callejon. E’ una questione di tempo, Higuain ha segnato ovunque e lo farà anche quest’anno”.

IL TURNOVER – “Sul mio sito web arrivano tanti complimenti da parte dei tifosi. Tanti anni fa non si potevano far cambi, poi ci hanno permesso di farne due e poi tre. Sento tanti ex calciatori che parlano del passato, di quarant’anni fa. Con la velocità del calcio moderno si può giocare una o due partite a settimana. L’intensità è aumentata. Quando giocava Garrincha aveva quattro secondi per gestire la palla, con Maradona si è passati a due e mezzo, poi con Zola a due. Adesso è tutto più veloce. Una partita giovedì e l’altra domenica non si può giocare con la stessa squadra. Il rischio d’infortuni aumenta e se vogliamo far crescere tutta la rosa. Se avessimo Maradona giocherebbe sempre, vincerebbe con la sigaretta in bocca. Non c’è, ma abbiamo Higuain che è un campione. Qui il discorso dei titolarissimi non si fa. E’ mia la responsabilità, ok. Però se vinciamo che diciamo? Che il turn over è positivo, poi si perde e si dice che non va bene”.

RAFAEL – “Rafael è un buon portiere che deve integrarsi con la difesa, perciò gioca sempre”.

COLLOQUIO CON HIGUAIN – “Ieri ho parlato con Gonzalo per 60? e gli ho corretto altre cose. Noi dobbiamo aiutarlo e dobbiamo permettergli di far gol. Un attaccante che non segna è come un leone in gabbia”.

CONCENTRIAMOCI SULLE PROSSIME PARTITE – “Ora noi dobbiamo concentrarci sulle partite e sfruttare la rosa. L’ho fatto tutta la mia vita e lo faccio anche adesso, bisogna dare il 100%. Lo ripeto, io ho vinto con squadre che non avevano il fatturato più alto, ho vinto perchè ho scommesso tutto sul mio lavoro e lo faccio anche qui. Dopo tanti anni ho una visione globale, ora serve un filotto di vittorie, ma resto perplesso su ciò che si scrive dopo quattro risultati utili quando si perde una gara d’Europa League su un campo sintetico”.

Fonte: Canale Napoli

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