Quando Mandorlini rilevava: “il nostro mercato sarà recuperare gli infortunati” la piazza storceva il naso. Nessuno gli dava credito e in molti puntavano il dito contro la Società che non operava come ci si aspettava nella finestra della riparazione invernale. Invece ha avuto ragione lui: una volta recuperati gli acciaccati, Gomez ha apportato sostanza alla manovra offensiva, Sala imprevedibilità e qualità, mentre Ionita ha mangiato ogni centimetro di erba del campo da gioco. Un’impennata che ha fruttato quattro punti nelle ultime due giornate e placato la contestazione “in fieri”. Risultati che sono frutto dell’orgoglio o dei protagonisti ritrovati dopo lunga assenza? Forse, quando i risultati non venivano, non era un problema di mentalità, ma solo di uomini contati e di scelte obbligate. Ad un tecnico che ha sempre puntato su un certo tipo di modulo e su giocatori con un certo tipo di caratteristiche non gli si possono togliere i punti fermi. Brava è stata la Società a rinnovargli la fiducia nei momenti difficili, rafforzandolo e mantenendo il suo ruolo come preminente. Sia chiaro che ancora non si è raggiunto l’obiettivo e che di strada da fare ce n’è ancora parecchia, ma il tecnico di Ravenna ha “cecchinato” tutti i suoi detrattori dando un segnale forte di leadership e di chiarezza nelle idee. Ha vinto doppo 15 anni al Sant’Elia e si appresta ad andare a giocarsela al Meazza con spirito garibaldino e la consapevolezza che è solo il Milan che ha qualcosa da perdere. Cosa chiedere di più ad Andrea? “Boia” di un Mandorlini, vuoi vedere che anche stavolta ha ragione lui? In alto i cuori signori, questo Hellas ha ancora un’anima e non ha nessuna voglia di mollare.
Michele Coratto