Dallo Spezia alla Svezia. Storia di uno sVENTURAto allenatore

Damiano Conati

Era il 20 giugno 2007. Dopo 64 anni tra A e B il glorioso Verona finiva clamorosamente in C1. Un’apocalisse per i tifosi scaligeri che videro la squadra gialloblù perdere immeritatamente lo spareggio con lo Spezia in 180 minuti drammatici. Dopo la sconfitta dell’andata, ricordata dai più per il gol incredibile sbagliato da Cutolo al Picco, il ritorno al Bentegodi fu una bolgia con il portiere Santoni che parò l’impossibile e fece terminare la sfida 0-0. Spezia a festeggiare, Bentegodi ad applaudire l’impegno dei gialloblù, ma nello sconforto più totale. Chi scrive questo articolo, ricorda ancora quel fischio finale e il pianto per quella delusione. Seduto sui gradini in tribuna stampa, fu il glorioso Roberto Puliero a provare a consolarmi con una pacca sulla spalla. Che ricordi tristi.

Alla guida di quel Verona c’era Giampiero Ventura. Dieci anni dopo, è andata in scena la replica. Meno deludente perché l’Italia non è il Verona, ma lo stesso molto mortificante. L’Italia perde in trasferta, merita di stravincere al ritorno ma finisce 0-0 e non si qualifica al Mondiale 68 anni dopo. Un’apocalisse per il calcio italiano. L’allenatore? Ancora Giampiero Ventura.

Dallo Spezia alla Svezia. Un film drammatico incredibilmente già visto.

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