L’addio di Sartori all’Atalanta (è dato vicino al Bologna), apre un domino di direttori sportivi che vede probabilmente protagonista anche l’Hellas Verona. D’Amico piace dalle parti di Bergamo: il presidente Percassi ha smentito qualche settimana fa, ma le voci non nascono mai per caso. Se fosse proprio Tony D’Amico ad accettare l’offerta irrinunciabile nerazzurra, la voragine che si aprirebbe a Verona sarebbe significativa. Due i nomi esterni che circolano insistentemente: Marchetti del Cittadella, da sempre pupillo di Setti e autore del miracolo continuo che ogni anno va in scena in provincia di Padova, e Faggiano della Sampdoria, grandissimo interprete negli anni di Trapani e Parma, caduto un po’ in disgrazia nelle ultime due stagioni a Genova, tra Genoa e Samp, dove purtroppo ha dovuto lavorare senza tranquillità, combattendo in entrambi i casi con continue vicissitudini societarie, confusione nelle scelte e nessuna programmazione.
Infine nelle ultime ore un nome meno esperto, ma sicuramente nel segno della continuità: Massimo Margiotta, attuale responsabile del settore giovanile gialloblù con notevoli risultati, sul campo e fuori. Margiotta darebbe seguito al lavoro di D’Amico e sarebbe la scelta meno traumatica. Ma sarebbe anche un debuttante tra i big in quel ruolo.
Intanto aspettiamo la chiusura della stagione, dopodiché l’estate del Verona dovrà iniziare dalla stabilità: societaria, tecnica e della squadra. La conferma di D’Amico e l’eventuale sostituto sono il primo tassello da cui partire.
Foto: instagram Hellas Verona
Damiano Conati