Donadel e le frustrazioni napoletane

Con Donadel il Verona ha trovato il naturale sostituto di Jorginho: uomo d’ordine davanti alla difesa, Marco si fa apprezzare per intelligenza tattica ed esperienza nella gestione dei palloni che “scottano”. Va da sé che i tifosi gialloblu’ lo apprezzino e si augurino di vederlo ancora nella mediana scaligera della prossima stagione. Ed i segnali da Napoli andrebbero in questa direzione complice, un rapporto logoro e al limite degli insulti tra piazza-società partenopea e il calciatore stesso. In questo senso, esemplificativo è un articolo del giornalista Massimo Esposito, della testata web calciomercatonapoli che, dopo la cessione del centrocampista all’Hellas, titolava: “Marco Donadel in prestito (ma non troppo): il centrocampista tra i calciobidoni del Napoli”.
Deluso, affranto e al limite dell’umiliazione, Marco ha ricominciato da Verona e con l’Hellas è finalmente tornato calciatore. Rigenerato dalla cura Mandorlini, Donadel domenica si troverà di fronte al suo nefasto passato, colmo di frustrazioni, incomprensioni ed infortuni. La maglia da titolare al San Paolo, seppur senza tifosi allo stadio, lo caricherebbe come una molla e lo motiverebbe a sfoderare una prestazione importante per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Cicatrizzare l’orgoglio ferito e rispondere sul campo ai suoi detrattori è la missione e Marco non vuole fallire.

1 COMMENTO

  1. Oggettivamente Donadel, a Napoli, ha fatto tutto tranne che bene. Arrivò da Firenze dopo una stagione al di sopra delle attese con conseguente stipendio sopra le righe. All’epoca ci stava … oggi è incomprensibile.

    Pare che a Verona stia ritrovando il “lustro” di un tempo … ben venga. A Napoli era davvero sceso troppo in basso.

    p.s.: grazie per la citazione ma non posso fregiarmi di un titolo che non ho. Non sono giornalista 😉

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