Dopo pranzo Mandorlini vuole alzarsi da tavola con la pancia piena

Delle quattro giornate rimaste quella di domenica è senza dubbio la più sfiziosa. Il derby scaligero, servito all’ora di pranzo (era poi così improponibile un altro orario?) anche se in pochi lo ammettono rappresenta idealmente una portata succulenta che accontenta tutti i palati, anche quelli sopraffini. Boccone dopo boccone verrà consumato con l’aspettativa di abbandonare il tavolo a pancia piena. Tifosi a parte, chi vive l’attesa con trepidazione (non bisogna essere dei veggenti per capirlo) è soprattutto il Mister. La veronesità acquisita glielo impone e lo costringe a rincorrere il successo per non dover cedere due volte su due alla squadra della Diga. L’indigestione non è prevista. Il tecnico ravennate vuole desinare con brindisi finale per portare in via Belgio il suggello di una stagione comunque straordinaria. A salvezza ottenuta il Verona cerca l’acuto perentorio. D’altra parte la stracittadina porta con sé aspettative e timori ma anche sogni e voli pindarici da tramutare in concretezza. Meno di ventiquattrore e per l’Hellas inizieranno i 90′ più lunghi del finale di campionato. Poco importa come si porterà a casa il successo, se con le evoluzioni dell’”evergreen” Luca Toni o con il primo gol in carriera del diligente Agostini. L’unica cosa che conta sono i tre punti da conquistare a qualsiasi costo. Tuttavia, nessuna illusione. Non sarà affatto una passeggiata. Ma il Verona potrà contare sul calore dei sostenitori e sulle convinzioni di Mandorlini. L’allenatore gialloblù ha a disposizione un gruppo compatto che sanno cosa significhi rispettare l’onore della maglia che indossa. Per questo motivo, c’è da scommetterci, la ribalta sarà quasi certamente appannaggio di chi mantiene da anni inalterata la fiducia del mister. Non è difficile immaginare quali saranno gli undici che partiranno dal 1′ minuto: con tutta probabilità Hallfredsson e Juanito stringeranno i denti e scenderanno in campo nonostante gli acciacchi. Rafael pare avvantaggiato su Gollini e Benussi, così come un posto da titolare non sembra in discussione per Tachtsidis e Jankovic. Con il Chievo va in scena la classica partita che vale una stagione. Da non sbagliare. In guardia vecchio Hellas il derby ha lo stesso significato di una finale..

M.C.

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