E la nave affonda…

di Enrico Brigi
Lo scontro diretto contro il Frosinone era il classico match da “dentro o fuori”, primo tragico crocevia di una stagione disgraziata e piena di negatività. La truppa gialloblù, nuovamente capitanata dal rientrante Luca Toni, è scesa in terra ciociara intenzionata a conseguire il successo pieno, consapevole delle conseguenze negative che avrebbe portato con sé una nuova battuta d’arresto. Al termine dei novanta minuti, però, gli unici a gioire sono stati i padroni di casa di mister Stellone che hanno portato a casa tre punti importantissimi nella corsa verso la permanenza in serie A. Sul pesante epilogo finale, tuttavia, pesa come un macigno l’irresponsabile gesto compiuto da un ingenuo Rafael, espulso da Rizzoli dopo nemmeno quindici minuti di gara, per una gomitata rifilata ad un avversario, senza alcun apparente motivo dopo un’uscita in presa alta. Un comportamento assolutamente inqualificabile ed ingiustificato che ha mandato all’aria un’intera settimana di ritiro. La squadra gialloblù, dopo un quarto d’ora di gioco, si è quindi trovata subito sotto di un gol – Gollini nulla ha potuto sul rigore calciato da Ciofani – e per di più obbligata a rincorrere in inferiorità numerica. Di fronte all’ennesima avversità i gialloblù, anziché reagire, sono invece inesorabilmente crollati sotto i successivi colpi di Ciofani – ancora lui – e Dionisi, trovandosi sotto di tre reti dopo nemmeno un’ora di gioco. Solamente nell’ultima mezz’ora, con due gol firmati su punizione dal “resuscitato” Viviani – riemerso dalle polveri di Cesenatico – e da Moras con un preciso colpo di testa, gli uomini di Mandorlini hanno dato qualche debole segnale di risveglio, senza peraltro riuscire nell’incredibile rimonta. Dopo il “colpo di testa” del proprio portiere, i gialloblù hanno completamente perso la bussola tanto che la reazione del secondo tempo è apparsa più frutto di un’eccessiva rilassatezza dei padroni di casa – convinti forse troppo presto di aver messo in cassaforte l’incontro – che diretta conseguenza della reazione da parte di Toni & c. La situazione, fotografata impietosamente dall’ultimo posto in graduatoria occupato in solitaria, appare quanto mai preoccupante e piena di pericolosi interrogativi. Le pesanti responsabilità di questo inesorabile declino vanno distintamente suddivise perché le colpe sono di tutti, nessuno escluso. Partendo da una società stranamente “assente” e attenta troppo al marketing e troppo poco alla gestione sportiva, per arrivare ad un gruppo di giocatori oramai sfiduciato e privo di ogni certezza, guidato da un mister che sembra aver completamente smarrito il senso dell’orientamento. La lunga serie di infortuni, figlia di una gestione medica quasi “dilettantistica, ha senza dubbio complicato le cose tuttavia rimane il fatto che continuando di questo passo l’attuale campionato rischia di trasformarsi in un fallimento senza precedenti. Si dice che solo la matematica ha il potere di condannare anche se, guardando il film di queste prime quattordici giornate, diventa in tutta onestà difficile, per non dire impossibile, pensare qualcosa di diverso. Nel mesto cammino di rientro verso casa di tifosi – quasi un migliaio quelli presenti al “Matusa” – e squadra, sono tornate insistentemente a farsi sentire le voci di un possibile esonero di Mandorlini. Il cambio della guida tecnica rappresenta da sempre una decisione mai facile da prendere anche se non sono pochi quelli che ritengono tardivo affidarsi solo ora ad un nuovo allenatore. Una decisione di questo tipo andava eventualmente presa prima perché adesso sembra più un gesto dettato dalla disperazione che il risultato di un’approfondita riflessione. Sentire, poi, parlare di nomi non certo altisonanti come Corini, Del Neri o addirittura Malesani dipinge senza alcuna pietà il preoccupante stato di incertezza in cui naviga la società di via Belgio, mentre tutta la nave gialloblù affonda sempre più. Le carte da giocare non rimangono comunque molte perché oltre ad individuare un nuovo tecnico e ad una eventuale serie di ritocchi da operare nel prossimo mercato di gennaio, da fare non rimane poi molto, sempre ammesso che non sia troppo tardi. Se i buoi sono già scappati, potrà dircelo solo il tempo….

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