Il fallimento tecnico e la rivincita di Toni

Foto: Esultanza di Luca Toni (Fonte: Tuttomercatoweb.com)

Il fallimento del progetto tecnico di Prandelli nasce da un’asfittica difficoltà nel segnare. Due goal nella gara di apertura contro una modestissima Inghilterra e poi più nulla. Avrà di cui pentirsi il C.T. dimissionario Cesare Prandelli per non aver portato in Brasile l’ariete gialloblù Luca Toni. E non tanto per il blasone che lo accompagna da ex Campione del Mondo, quanto per la straordinaria stagione messa in mostra con la maglia dell’Hellas; alla luce di come si è conclusa l’avventura azzurra, Luca avrebbe fatto molto comodo alla Nazionale: indiscutibile fiuto del gol e condizione atletica invidiabile, il centravanti di Pavullo nel Frignano avrebbe fatto sicuramente una figura migliore rispetto al modestissimo Balotelli, in difficoltà tutto l’anno con la maglia rossonera ma nonostante questo comunque convocato. No Cesare, non ci siamo. Le dimissioni sono sacrosante ma non restituiscono agli italiani la possibilità di vedere ai Mondiali la miglior Nazionale possibile. Quella che avrebbe previsto Luca Toni protagonista tra gli attaccanti azzurri al posto dell’indisponente Balotelli.

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