Lo ha detto Ceccherini sulle pagine della Gazzetta dello Sport, lo ha ribadito Tudor in conferenza stampa. L’obiettivo di questo finale di stagione è quello di battere il record di 54 punti ottenuto da Mandorlini ed entrare nella storia del Verona. In realtà per farcela non manca tanto: 7 punti in 5 gare non sembrano proibitivi, soprattutto se si guardano le sfide interne con Sampdoria e Torino. Molto più complicate appaiono le trasferte a Cagliari e a Roma con la Lazio all’ultima, mentre il serale dell’8 maggio contro il Milan in cerca del Tricolore, ha il sapore della gara proibitiva, ma il profumo dell’ennesimo evento che ha reso Verona fatale.
È la prima volta, dopo la salvezza, che il tecnico croato si sbilancia su un nuovo obiettivo che non sia il “giochiamo alla giornata” o il “proviamo a vincerne il più possibile”.
La speranza è che questa asticella che inizia ad alzarsi non diventi per Faraoni e compagni un ostacolo anziché uno stimolo. E per farcela il primo livello di difficoltà si chiama Sampdoria, animale ferito, arrabbiato e con la voglia di rimettersi in piedi. Riuscirà Tudor nell’impresa?
Damiano Conati